Torino piange con Nizza le vittime del terrorismo

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di Mauro Gentile

La città si è fermata nel tardo pomeriggio per un minuto di raccoglimento. Poi, all’imbrunire, fasci di luce hanno tinto la Mole Antonelliana con i colori della bandiera francese. E questa sera, in piazza San Carlo, dove in questi giorni è in corso di svolgimento il Classic Music Festival, ancora sessanta secondi di silenzio e le note della Marsigliese hanno preceduto il concerto dell’Orchestra sinfonica del Teatro Regio.

Così, in questo modo, Torino ha scelto di piangere con Nizza le vittime del terrorismo, di condividerne il dolore e di far sentire la solidarietà di tutta la comunità cittadina al popolo francese e alle famiglie di quanti, ieri notte sulla Promenade des Anglais, hanno perso la vita, strappata loro dalla follia omicida.

mole_francia1_smallI fatti di Nizza – che seguono di pochi giorni quelli altrettanto tragici di Dacca e il ricordo sempre vivo di quanto accaduto a Tunisi, a Parigi, a Bruxelles e solo qualche settimana fa a Orlando e Istanbul – portano con sé un misto di sentimenti che vanno dall’incredulità al dolore, dalla tristezza alla rabbia, allo sgomento,  ma sono anche accompagnati dalla ferma volontà di reagire, di non farsi sopraffare dalla paura, dalla voglia di continuare a vivere una vita normale e, per questo,  di lottare contro il terrorismo e ciò che esso produce e rappresenta.

Non a caso hanno risposto in tanti all’invito della sindaca Chiara Appendino, all’appello a trovarsi alle 19 in piazza del Municipio per testimoniare, con la presenza e il minuto di silenzio, quanto in questo tragico momento Torino e l’Italia si sentono vicine alla Francia e alleate ad essa nella lotta al terrore.

La stessa dimostrazione di affetto verso gli amici d’Oltralpe replicata la sera in piazza San Carlo, dove alla follia omicida si è voluto rispondere con il linguaggio positivo e universale della musica e lì, nella grande piazza,  migliaia di torinesi hanno vissuto con emozione il momento di raccoglimento e l’esecuzione dell’inno francese prima di ascoltare le musiche di Dvořàk, Sibelius e Bernstein.

(Galleria fotografica a cura di Paolo Amati)