Torino città del design progetta il suo futuro

di Mauro Marras

La città di Torino sta già lavorando alla costruzione del programma: nel 2017, infatti, il mondo del design farà di nuovo capo a Torino per l’assemblea generale dell’Icsid (International council of societies of industrial design) e per un grande evento tematico. Torino è dal 2008 World design capital designata dall’Icsid – unica italiana e seguita in Europa soltanto da Helsinki, capitale nel 2012 – e dal 2014 Città creativa Unesco per il design. Torino tornerà ad essere il cuore del dibattito mondiale, con presenze di grande rilevo e uno scambio di esperienze sul significato del design di prodotto e di servizio e di come esso possa fare la differenza nella definizione di una qualità urbana che sia anche qualità della vita dei suoi cittadini.

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Il tavolo dell’incontro di ieri al Salone

Dall’auto alla città

Il design ha accompagnato lo sviluppo dell’industria aiutando a definire la forma di un prodotto e portando nella produzione un insieme di praticità, gusto artistico, bellezza, innovazione e a volte un po’ di ironia. Torino è stata per oltre cento anni città manifatturiera di primo piano e ha costruito nel tempo un terreno fertile per lo sviluppo di un ambiente creativo nel campo del design, una tradizione che non si è perduta con la globalizzazione, che ha allontanato da Torino il cuore delle produzione industriale, le fabbriche. Ma è rimasto un sapere diffuso costruito attorno al disegno dell’automobile, che ha mantenuto il ruolo di Torino caput mundi, attorno al quale si è via via costruito un percorso di sviluppo che puntato con grande energia sulla formazione: centri come Ied e Iaad, il Politecnico e una fitta rete di piccole e medie imprese che nel tempo si sono create attorno agli storici centri di progettazione e hanno favorito la produzione di un humus creativo e professionale unico.

Come può crescere questo terreno fertile in una città che è alle prese con una profonda trasformazione che coinvolge la sua forma urbanistica, le sue visioni del futuro (Torino Metropoli 2025, Torino Smart City), le sue vocazioni produttive, la sua identità? Quale ruolo ha il design in questo processo?

Il Tavolo del Design

A seguito della nomina Unesco la Città di Torino ha stimolato il mondo del design torinese a mettersi intorno a un tavolo e a confrontarsi sul suo ruolo e sul suo futuro. Dal dicembre scorso ne fanno parte referenti dei diversi ambiti che operano nel settore a Torino: formazione, ricerca, creatività, professione, produzione, mercato, associazioni di categoria, archivi, musei. Il Tavolo è partner dell’Amministrazione Comunale nelle scelte di indirizzo. Il Servizio Arti Visive, Cinema, Teatro (della Direzione Cultura, Educazione e Gioventù della Città di Torino) ha il ruolo di coordinarne le attività. Già a gennaio l’individuazione delle linee strategiche e di un metodo condiviso, con attività verticali e orizzontali, basate su tematiche comuni, valori identitari e su potenzialità emergenti. Nei locali della Camera di commercio è nato il Circolo del Design, con la mission di essere un centro di promozione permanente, operando come piattaforma comune di raccordo. E l’Amministrazione comunale ha proposto di creare un comitato scientifico che chiami a raccolta le migliori teste pensanti del disegno industriale.

Stimoli dal salone del Libro

UNESCO logo on Mole AntonellianaIeri al Salone del Libro si sono trovati davanti al pubblico i principali referenti del tavolo del design: con le autorità comunali, l’architetto Alessandro Mendini, Giorgetto Giugiaro, Luisa Bocchietto, presidente designata Icsid per il 2017-2019, il designer Chris Bangle, Roberto Giolito (Head of Design Operations, FCA – EMEA Region). Che hanno dato uno stimolo, proponendo di puntare sulla programmazione per definire un disegno della città futura: che forma daremo alla vita della città, come dovremo muoverci, in quali spazi, in quali case, con quali servizi, con quali attività lavorative: come vivremo in futuro e come disegneremo di conseguenza le case, le strade, gli oggetti che ci serviranno? Torino laboratorio di innovazione, dalle idee alla forma finale.

Si è parlato dunque di coerenza nella rigenerazione urbana e di come da questo disegno generale possa discendere il disegno della vita quotidiana. Com’è nella sua tradizione, il design sa tradurre un bisogno in una possibilità, sa leggere i problemi fornendo semplici soluzioni.

Il 2017 “anno del design” sarà anticipato a ottobre dalla manifestazione “Torino city of design 2016”, seconda edizione dopo quella del dicembre scorso. Nel suo ambito ci sarà il primo Forum di Torino città del design, aperto a tutti gli interessati.