Cinque startup selezionate per l’Accademia europea dell’innovazione

di Mauro Marras

Nuove applicazioni per il consumo culturale, barriere “intelligenti” per controllo accessi alimentata a energia da fonti sostenibili, sistemi cross-platform per la completa immersione dell’utente in un mondo virtuale – con interazioni naturali -, software cloud in sette lingue che semplificano ogni fase del processo di recruiting (ricerca risorse umane) e sistemi di monitoraggio da remoto in ambito biomedicale. Nuovi prodotti cui corrispondono startup innovative che oggi sono state selezionate per partecipare all’European Innovation Academy, organizzata per la prima volta a Torino dal 10 al 29 luglio.

A ciascuna di loro va un voucher, del valore di 4.500 euro, che permetterà a tre persone di ciascuna azienda di frequentare per tre settimane un programma intensivo di coaching, guidato da prestigiosi acceleratori della Silicon Valley e realizzato in collaborazione con UC Berkeley, Stanford University e Google e Politecnico di Torino. Un programma che ha anche un obiettivo: lanciare sul mercato, in un tempo record di 15 giorni, 50 innovazioni inedite.

EIA è un’iniziativa del Politecnico di Torino che si svolge al Lingotto, offre a 400 studenti un’opportunità di apprendimento esperienziale, a stretto contatto con le imprese, che partecipano grazie a un accordo con la Camera di Commercio di Torino. Questa si è anche impegnata, nell’ambito dell’iniziativa Alps Enterprise Europe Network, di offrire gratuitamente il programma dell’EIA alle cinque imprese selezionate.

I partecipanti saranno seguiti giornalmente da 30 mentori e immersi in un ecosistema multiculturale composto da esperti, relatori e venture capitalist di 63 paesi diversi. Tra i relatori, John Elkann, Martin Omander di Google, il capo del design Ferrari Flavio Manzoni, Mike Reiner di Amazon e molti altri.

Nel 2012 (ultimo dato disponibile), spiega il comunicato della Camera di Commercio di Torino, la spesa in ricerca e sviluppo del Piemonte è ammontata a 2,4 miliardi di euro, di cui il 78% sostenuta dal sistema imprenditoriale. Il numero complessivo di addetti impegnati in attività di ricerca e sviluppo è di 24.158. Il Piemonte è la prima regione italiana per spesa in ricerca e sviluppo rapportata al Pil (1,9%), davanti al Trentino Alto Adige (1,85%) e all’Emilia Romagna (1,59%). Il Piemonte è ancora al primo posto, davanti all’Emilia Romagna (1,06%) e alla Lombardia (0,87%), anche se si considera la spesa in R&S sostenuta dalle imprese rapportata al Pil (Fonte: Istat, Annuario Statistico 2015).