Inaugurato il nuovo ciclo delle Scuole di Dottorato dell’Università di Torino

di Mariella Continisio

L’aula Magna dell’Università degli Studi in via Po questa mattina era gremita di giovani dottorandi, tutti interessati a conoscere gli obiettivi dell’Ateno in occasione della cerimonia di inaugurazione congiunta delle  Scuole di dottorato istituite nel 2011.  Elisabetta Barberis, prorettore dell’Università, dopo aver sottolineato che questi corsi sono il fiore all’occhiello dell’Ateneo “qui si intersecano le migliori professionalità scientifiche e si creano le condizioni affinchè vi sia interazione tra ricerca scientifica e mondo delle imprese” ha presentato i rappresentanti della Città, il consigliere Luca Cassiani, che ha portato i saluti del sindaco Piero Fassino, e della Regione, l’assessore Giuseppina De Santis.

Poi è stata la volta di Pier Giuseppe Pelicci, co-direttore scientifico dell’Istituto Europeo di Oncologia (IEO) e chairman del Dipartimento di oncologia sperimentale (DEO), che ha tenuto una lectio magistralis su Regulation of self renewal in cancer stem cells catalizzando, con un linguaggio semplice e accattivante, l’attenzione del pubblico.

Nel corso dell’incontro sono state presentare le iniziative promosse da ciascuna scuola (seminari, workshop, dottorati in apprendistato, corsi di lingua inglese) e posta l’attenzione su alcune tematiche di interesse comune: gli sbocchi accademici e professionali dei neo dottori di ricerca e l’internazionalizzazione attraverso la realizzazione di reti tra docenti e dottorandi di diverse università straniere. E per quanto riguarda la possibilità di fare esperienza all’estero è stato presentato il percorso di dottorato internazionale finanziato dalla Commissione UE nell’ambito del programma Erasmus Mundus per la formazione di terzo livello. A questo proposito è stato sottolineato come la maggior parte dei giovani dottorandi non abbia ancora raggiunto un’adeguata conoscenza delle lingue straniere.

Le quattro Scuole di dottorato (Studi umanistici, Scienze umane e sociali, Scienze della natura e tecnologie innovative, Scienze della vita e della salute)  – che nel triennio appena concluso hanno accolto 959 studenti, 85 dei  quali  stranieri  – per il loro funzionamento si avvalgono di fondi pubblici e privati: su 583 borse di studio 302 sono dell’Ateneo (cofinanziamento MIUR), 281 provengono da soggetti esterni (Compagnia di San Paolo, Regione Piemonte, Fondo Progetto Giovani, Istituti Universitari e di Ricerca). I corsi di dottorato hanno una durata triennale e offrono una formazione interdisciplinare. Recentemente le Scuole hanno avviato un progetto di monitoraggio per raccogliere informazioni sulle carriere professionali o in ambito accademico dei dottori di ricerca e sulle loro pubblicazioni. Gli iscritti al XXX ciclo sono 230, di questi 87 hanno scelto il dottorato in Scienze della Natura e tecnologie innovative.

Al termine del ciclo il 47% lavora in università, un altro 40% è impiegato in altri enti della Pubblica amministrazione, centri pubblici di ricerca, altre istituzioni educative. In totale circa l’89% dei dottori di ricerca opera nel settore dei servizi e meno del 50% dei contratti è a tempo indeterminato. Analizzando i dati degli anni 2011 – 2014 è emerso che Il 98% di coloro che hanno conseguito questo diploma in Piemonte trova un impiego da 3 a 5 anni dal conseguimento del titolo. La media nazionale è attualmente il 91% (ISTAT, 2015). Il 9,6% è impiegato nel settore industriale, di questi l’85% ha un contratto a tempo indeterminato e proviene, prevalentemente, da curriculum scientifici.