I bambini delle madri detenute inseriti nei nidi e nelle materne cittadini

di Mariella Continisio

La Città di Torino ha sottoscritto un protocollo con la Casa circondariale “Lorusso e Cutugno” e l’Ufficio Esecuzione Penale Esterna per l’inserimento di bambine e bambini delle mamme detenute nei nidi e nelle scuole d’infanzia cittadini.

I piccoli fino a 3 anni sono accolti nel nido “Elvira Verde” in via Primule 5 e, da quest’anno, i bambini da 3 a 6 anni sono inseriti nella scuola d’infanzia di via Primule 36. All’interno Istituto di custodia attenuata per le madri (ICAM) del “Lorusso e Cutugno”, che sarà inaugurato nelle prossime settimane,  i bimbi sono ospitati con le loro madri. Si tratta della sperimentazione che mira alla tutela del rapporto madre- figlio.

LIcam di Torino è il terzo aperto dopo quelli di Venezia e Milano. Spero  che i prossimi siano istituiti anche al sud del nostro Paese, per dare la possibilità anche a quelle donne di poter stare con i loro piccoli fino ai sei anni, come stabilisce la legge 62 del 2011” ha sottolineato Domenico Minervini, direttore della Casa circondariale “Lorusso-Cutugno”.  Lo scorso anno 11 bambini hanno frequentato il nido “Elvira Verde”. In Italia sono 2100 le mamme detenute di cui 41 hanno figli per un totale di 45 bambini.

bamini detenuti nei nidi e scuole infanzia 600

Il progetto dell’Assessorato alle Politiche educative, guidato da Mariagrazia Pellerino, prevede che i bimbi partecipino alle attività proposte dalle educatrici del nido, compreso il momento del pasto, per cinque giorni la settimana dalle 9 alle 13. Qui i piccoli resteranno tutto il tempo di svolgimento dell’attività e nella scuola dell’infanzia fino al termine delle ore previste dallo specifico progetto educativo.

Passo importante – ha sottolineato Pellerino –  perché anche le bambine e i bambini detenuti con le mamme possono usufruire dei servizi educativi per l’infanzia e vivere fuori dal carcere una parte della loro giornata. Lavorare sulla genitorialità delle persone detenute è un modo concreto per contribuire ai loro percorsi di reinserimento nella vita sociale”.

La collaborazione con la Città di Torino  – ha concluso Minervini – è importante perchè dà continuità al progetto“.

Proseguono le attività di accompagnamento dei bambini da parte degli educatori e le attività di sostegno alle mamme all’interno della Casa circondariale, interventi sostenuti e monitorati dalla Garante dei Diritti delle persone private della libertà  del Comune di Torino, Monica Cristina Gallo. Da quest’anno scolastico, inoltre, l’assessorato alle Politiche educative interverrà a sostegno delle madri e dei padri detenuti con due iniziative.

Un incontro rivolto a tutti i detenuti, inserito all’interno del programma di appuntamenti sull’educazione con mamma e papà, che viene realizzato da diversi anni nei nidi e nelle scuole dell’infanzia della Città. Si svolgerà all’interno della Casa circondariale e sarà tenuto da Lia Sacerdote, Presidente della cooperativa “Bambini oltre le sbarre”, che in Italia sostiene i progetti a favore dei figli dei detenuti e del loro rapporto con i loro genitori. L’incontro si terrà nel mese di giugno.

 

 

 

 

 

 

Tre appuntamenti saranno destinati alle mamme ospiti nel “Lorusso e Cutugno” con educatrici e personale dei servizi educativi per la prima infanzia volti a sensibilizzare le mamme sui benefici che bambine e bambini possono ricavare dalla frequenza al nido o alla scuola dell’infanzia.