Partecipate più grandi e forti per vincere le sfide del mercato

di Mauro Gentile

Cambiare le regole per diventare più grandi e, in questo modo, poter reggere le sfide di un mercato che richiede un tasso sempre più alto di efficienza e competitività.  Un obiettivo che, almeno dal punto vista normativo, il nuovo Testo Unico sulle società partecipate da amministrazioni pubbliche dovrebbe favorirne il raggiungimento.


Delle novità proposte dal provvedimento governativo si è parlato quest’oggi al Centro congressi dell’Unione Industriale di Torino, nel corso di un convegno organizzato dal Consiglio nazionale dei dottori commercialisti e degli esperti contabili.
All’iniziativa è intervenuto il sindaco di Torino e presidente dell’Anci nazionale, Piero Fassino, sottolineando che è indiscutibile la necessità di “procedere alla riorganizzazione del sistema delle partecipate per favorire aggregazioni e garantirne maggiore competitività, ma – ha evidenziato anche Fassino – “è sbagliato disegnare le società a partecipazione pubblica come strutturalmente destinate ad essere passive e inefficienti.”
A dimostrazione di ciò, il sindaco ha citato come esempio i successi ottenuti da A2A, Hera e Iren e altre aziende pubbliche, che dimostrano come anche nel settore delle multiutilities pubbliche si possano conseguire risultati molto positivi.
Fassino ha poi ribadito la necessità di superare la frammentazione che caratterizza il settore dei servizi pubblici locali, con troppe società di ridotte dimensione. Il Testo Unico deve muovere nella direzione di attuare una “strategia di riorganizzazione del settore che preveda – ha detto Fassino – strumenti necessari a rinnovarlo, a partire da una fiscalità più vantaggiosa per favorire integrazioni e fusioni, alla possibilità di ricorrere ad ammortizzatori sociali nella gestione del personale, alla concessione di incentivi per favorire investimenti per sostenere ricerca e innovazione”.