Comunità collaborative. La partecipazione sociale nella contemporaneità

di Eliana Bert

Questa mattina, al teatro Vittoria, si è aperta la due giorni di lavori del XXVIII Congresso delle Acli Provinciali di Torino con il seminario “Comunità collaborative. La partecipazione sociale nella contemporaneità”.

Un incontro per comprendere, attraverso il confronto, quale ruolo possa avere l’associazionismo nel promuovere “economia di condivisione”, vera risorsa per la città e per le persone.

Le Acli vantano una costante e ormai storica presenza sul territorio e, generare comunità collaborative, resta uno dei loro principali obiettivi. Uomini e donne che ogni giorno si spendono per dare voce a chi non ce l’ha, farsi voce di chi fa più fatica nella nostra società, di chi rischia di restare indietro o di venirne escluso, di chi vive la fragilità e l’insicurezza.

Il welfare è un tema importantissimo e, “in questi anni – ha sottolineato il Sindaco Piero Fassino –  è venuto crescendo il ruolo centrale della sussidiarietà sociale nella sua gestione. Per mantenere un’offerta alta dobbiamo unire gli sforzi e costruire insieme una risposta. Le Acli, come altre primarie organizzazioni della sussidiarietà sociale – ha concluso Fassino –, hanno maturato nel tempo esperienza e la loro forza sta prima di tutto nell’aver costruito un profilo della propria identità che ha nella relazione e nella partecipazione l’elemento costitutivo”.

Comunità e collaborazione sono temi fondamentali – ha aggiunto il Vice Sindaco Elide Tisi . Sono il cuore della politica e degli attori che agiscono in questo settore. Costruire comunità oggi, soprattutto in un territorio ricco di soggetti come il nostro –  ha concluso Elide Tisi -, significa che spesso è necessario che questi soggetti abbiano l’umiltà di incontrarsi, di confrontarsi e trovare obiettivi comuni per non disperdere energie”.