Giustizia minorile: progetti per costruire una nuova vita

di Mauro Gentile

Proseguire e rafforzare la collaborazione in attività di prevenzione e trattamento della devianza minorile, attraverso l’individuazione e la realizzazione di progetti per minorenni e giovani adulti sottoposti a procedimento penale. Questo l’obiettivo del protocollo d’intesa tra la Città di Torino e il Centro Giustizia Minorile del Piemonte, Valle d’Aosta, Liguria e Massa Carrara, firmato questa mattina a Palazzo Civico dal vicesindaco Elide Tisi e da Antonio Pappalardo, dirigente del Centro di Giustizia Minorile.

3

Il vicesindaco Tisi ha ricordato che “da tempo, tra la Città di Torino e il Centro per la Giustizia Minorile, è attiva una proficua collaborazione finalizzata all’individuazione di prassi operative, all’interno di un quadro di collaborazione paritaria tra i due enti, per la predisposizione di interventi globali a favore dei minorenni e giovani adulti sottoposti a procedimento penale.
Una collaborazione – ha proseguito Tisi – che ha portato, e continuerà a portare, alla realizzazione di iniziative per la prevenzione, l’educazione alla legalità e la ricomposizione dei conflitti, attraverso progetti di orientamento al lavoro e formazione professionale, di prevenzione alla dispersione scolastica.  Un impegno in attività finalizzate a favorire sia il recupero dei minori e, al contempo, anche a svolgere prevenzione a possibili comportamenti devianti”.

“Il Centro Giustizia Minorile di Torino, attraverso i propri servizi Minorili (Centro di Prima Accoglienza “Uberto Radaelli”, Istituto Penale Minorile “Ferrante Aporti”, Ufficio di Servizio Sociale per i Minorenni), provvede ad assicurare l’esecuzione dei provvedimenti dell’Autorità Giudiziaria Minorile garantendo – ha sottolineato Antonio Pappalardo – la tutela dei diritti soggettivi, la promozione dei processi educativi in atto, e il reinserimento sociale, attraverso l’attivazione di percorsi formativi e lavorativi dei minori e giovani adulti entrati nel circuito penale.
Tali importanti funzioni – ha aggiunto il dirigente del Centro Giustizia Minorile – devono necessariamente svilupparsi in un’ottica di progettazione condivisa e, poiché il lavoro svolto fino ad oggi con la Città di Torino ha consentito di definire modalità di intervento condivise e proficue, con la firma del Protocollo di intesa si intende confermare la volontà di proseguire tale importante collaborazione secondo la metodologia del lavoro di rete fino ad ora già sviluppato per un effettivo ed efficace recupero sociale dei minorenni e giovani adulti dell’area penale”.

4

Rinnovare e aggiornare il protocollo d’intesa è risultato necessario anche alla luce delle nuove disposizioni legislative, la Legge 117/2014, che ha ampliato le competenze attribuite ai servizi minorili per il prolungamento della permanenza nel circuito minorile dei maggiorenni fino ai venticinque anni.