Anoressia e bulimia, una giornata per far crescere la sensibilità


giunta lilla

Fiocco lilla assai popolare anche durante la riunione di Giunta di oggi. Da sin. Ilda Curti, Enzo Lavolta, Elide Tisi, Gianguido Passoni, Claudio Cerrato

di Mauro Marras

Sensibilizzare l’opinione pubblica sul problema dei Disturbi del Comportamento Alimentare (Dca, ovvero malattie come l’anoressia e la bulimia) e offrire speranza a chi sta lottando contro questo problema. E’ l’obiettivo della Giornata Nazionale del Fiocchetto Lilla. La Giornata, promossa per la prima volta nel 2012 dall’Associazione di Genova “Mi Nutro di Vita”, parte dall’esperienza di un padre, Stefano Tavilla, presidente della stessa associazione, che ha perso la figlia a soli 17 anni per bulimia.

In occasione di questa giornata, l’Associazione “In Punta di Cuore” –  Associazione senza scopo di lucro, di utenti, familiari e amici che hanno trovato accoglienza e cura presso il Centro DCA dell’ASL TO4, che ha sede presso l’Ospedale di Lanzo, e di sostenitori del progetto – ha organizzato una serie di iniziative, con la collaborazione dello stesso Centro, della Regione Piemonte, della Città di Torino e della Città di Lanzo Torinese. Tra queste, l’accensione della luce lilla sulla Mole Antonelliana a partire dalle ore 19 di martedì.

inpuntadicuore_300Stasera, dalle ore 19, un Fiocchetto Lilla sarà proiettato sulla Mole Antonelliana. Ai piedi della stessa Mole, ci sarà il banco informativo dell’Associazione “In Punta di Cuore”.

I Disturbi del Comportamento Alimentare, che apparentemente tutti sembrano conoscere poiché la parola alimentazione trae in inganno, sono, purtroppo, malattie complesse e insidiose della sfera psichica, caratterizzate dall’ossessione dell’immagine corporea, del peso e del cibo. E necessitano di cure complesse, che richiedono grande capacità di integrazione in équipe. Sono la prima causa di morte delle malattie psichiatriche e, se non riconosciute in tempo e non curate in modo appropriato, portano alla cronicizzazione con costi altissimi per l’individuo, che spesso è giovane, per la sua famiglia e per la società.

“Il fiocchetto lilla è un simbolo, è un modo di catturare l’attenzione delle istituzioni, degli organi di informazione, di tutti i cittadini su una realtà in crescita, sulla quale si parla molto per sentito dire” ha sottolineato Maria Ela Panzeca, medico coordinatore del Centro per i Disturbi del Comportamento Alimentare dell’ASL TO4 (Ospedale di Lanzo). “L’associazione è nata da pochi mesi come gesto d’amore verso le famiglie, che spesso sono indicate come causa primaria della malattia e vivono isolate. Vogliamo sottolineare che le famiglie sono importanti: i genitori sono una risorsa e hanno il diritto di partecipare alla cura delle proprie ragazze. Inoltre, bisogna evidenziare che questa è una malattia grave, non è frutto di un capriccio. Il cibo è solo uno strumento per manifestare il malessere, un segnale d’esistenza della sofferenza”.

“L’appoggio delle istituzioni è molto importante in casi come questi – ha sottolineato Enzo Lavolta, assessore della Città di Torino – nel centro dell’AslTo4 di Lanzo pulsa una vitalità straordinaria. Credo si sia avviato tra noi e le famiglie un percorso per far crescere l’attenzione della città, con il nostro sincero aiuto”.

I dati che raccontano l’entità del fenomeno

In Italia, i disturbi del comportamento alimentare coinvolgono circa tre milioni di giovani, di cui il 95,9% donne e il 4,1% uomini.

La letteratura internazionale indica che, rispetto alla popolazione generale, i casi di anoressia nervosa sono compresi tra 1,4 e 2,8% (con valori inferiori riferiti per la popolazione maschile: 0,24%), percentuale che arriva al 4% se si aggiungono anche i disturbi sottosoglia. I casi di bulimia nervosa sono circa il 5% e tutti gli altri disturbi del comportamento alimentare il 6%.

Il numero di nuovi casi in un anno sono 102 per 100.000 abitanti per l’anoressia nervosa e 438 per 100.000 abitanti per la bulimia nervosa. I disturbi bulimici sono in rilevante aumento negli ultimi decenni. Queste malattie sono la prima causa di morte tra le malattie psichiatriche.

L’Associazione “In Punta di Cuore”

Nel Centro DCA dell’ASL TO4, le famiglie in carico trovano, oltre alle cure a loro dedicate da parte dell’équipe multispecialistica del Centro stesso, altri spazi di incontro e di confronto nell’ambito dell’Associazione “In Punta di Cuore”, nata il 22 settembre 2015. Il Centro e l’Associazione organizzano, presso l’Ospedale di Lanzo sede del Centro, incontri mensili collettivi di confronto e formazione, che sono diventati, per le famiglie, un punto di riferimento regionale.

http://www.inpuntadicuore.it/index.php