Torino è un’altra città

URB_Piano Regolatore Mupi 120x180.inddPartirà il prossimo 25 febbraio con gli incontri di 10100 Torino il fitto cartellone di eventi per festeggiare il piano regolatore e vent’anni di trasformazioni che hanno fatto di Torino ”capitale universitaria, di cultura e di innovazione”, come ha detto ieri all’Urban Center nel corso della presentazione delle iniziative il sindaco Piero Fassino.

L’articolato programma curato dall’Urban Center Metropolitano propone appuntamenti in cui gli autori dei progetti dialogheranno con il pubblico, performances artistiche, incontri, laboratori nelle scuole e visite guidate che aiuteranno a ripercorrere il grande processo di trasformazione urbana iniziato nel 1995 e capace di rinnovare profondamente quella che per decenni era stata identificata come una grigia factory town.

fotonotizia-altra_small“Con Torino è un’altra città – ha detto l’assessore all’Urbanistica e presidente di Urban Center Metropolitano Stefano Lo Russosi vuole stimolare un dibattito sul percorso di trasformazione che ha cambiato il modo di vivere la città e acquisire elementi nuovi utili alla strategia di sviluppo”.

Nel 2015 Torino è inequivocabilmente diversa. Dopo oltre sei milioni di metri quadrati di aree produttive e dimesse trasformati, Torino è oggi un’altra città: ricucita grazie alla chiusura del trincerane ferroviario (ora la Spina), con nuove vie di scorrimento, quartieri rinati e altri cambiati nel loro aspetto. Il Piano Regolatore firmato da Vittorio Gregotti e Augusto Cagnardi ha segnato il punto di partenza, lo spartiacque tra il “prima” e il “dopo” della città.

“Una trasformazione non ancora conclusa – lo ha ricordato anche il sindaco accennando alla presentazione il prossimo 21 marzo del terzo Piano strategicoche ha ridefinito l’identità della Città e ci mette nella condizione di potere effettuare un “grande salto” per un nuovo modello di sviluppo di Torino cogliendo al meglio le possibilità di ripresa”  che ora verrà raccontata per dare ai cittadini un mezzo per capire il passato e per riprogettare il futuro.