Studenti in Sala Rossa per celebrare la Lingua Madre

1adi Mariella Continisio

 

Imparate una nuova lingua e avrete una nuova anima“,  “Non si vive in un Paese, si vive in una lingua” e ancora “Ogni lingua ha il suo silenzio“. Sono alcune delle frasi che le ragazze e i ragazzi hanno letto questa mattina in sala Rossa nel corso delle festa che si è svolta questa mattina  per celebrare la Giornata internazionale della Lingua Madre, istituita nel 1999 dall’UNESCO al fine di promuovere la diversità linguistica e l’interazione culturale.

Gli allievi delle  scuole torinesi hanno trovato posto  sugli  scranni su cui siedono i rappresentanti dei cittadini e dove le lingue, di diverse nazionalità, sono risuonate in una melodia di fonemi accompagnate da note musicali con le bambine e i bambini internazionali di recente arrivo a Torino.

bMariagrazia Pellerino, Assessora alle Politiche Educative del Comune di Torino, ha incontrato un folto gruppo di bambine e bambini delle scuole primarie Parini, De Amicis e Rayneri, insieme alle ragazze e ai ragazzi degli I.C. Leonardo da Vinci, TO 2, Vittorino da Feltre e della scuola media statale Norberto Bobbio per far conoscere loro Palazzo Civico, la “casa istituzionale” di tutte e tutti coloro che abitano a Torino.

Nel corso della mattinata gli studenti hanno letto brani, recitato poesie, intonato canzoni; con loro la classe dei flauti della scuola Drovetti dell’I.C. Racconigi.

Le classi che hanno partecipato all’iniziativa sono coinvolte in due progetti messi in campo dall’assessorato alle Politiche educative: “Scuola dei compiti italiano lingua 2” e il Progetto Nazionale per l’inclusione e l’integrazione scolastica delle bambine e dei bambini Rom, Sinti e Caminanti.

 Scuola dei compiti italiano lingua 2 propone corsi intensivi di italiano lingua seconda per i ragazzi figli di migranti di recente arrivo – interessa 32 scuole –  e mira a sostenere il successo formativo e a prevenire la dispersione scolastica. Da quest’anno il progetto è stato avviato all’interno dell’Istituto dell’Istituto minorile “Ferrante Aporti”.

Il Progetto nazionale per l’inclusione scolastica e l’integrazione delle bambine e dei bambini Rom, Sinti e Caminanti, a cui aderiscono 9 classi, mira alla riduzione dell’abbandono scolastico, al miglioramento dell’accoglienza da parte dei servizi della Città e alla promozione di percorsi di tutela della salute per rispondere alla necessità dei minori e delle loro famiglie.

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Si tratta di due progetti realizzati nell’ambito del protocollo d’intesa “Le nostre Lingue” sottoscritto dalla Città e dall’Ufficio Scolastico Regionale per il Piemonte, in partnership con l’Università di Torino e con la collaborazione delle Autonomie scolastiche e del terzo settore. Nell’anno scolastico in corso sono coinvolte 56 istituzioni scolastiche del primo ciclo d’istruzione della Città, circa 2.300 studenti con il sostegno di 22 organizzazioni territoriali del terzo settore.

Un nuovo progetto intergenerazionale e interculturale – spiega Pellerino – avviato nelle scuole primarie torinesi è la lettura di brani letterari in lingua madre realizzata da studenti universitari internazionali: una comunità coesa e lo scambio di risorse e saperi per una Torino più accogliente

Insieme all’assessora hanno partecipato all’incontro Mario Squartini, vicedirettore per la Ricerca dell’Università di Torino, Paola Gotta in rappresentanza del Centro Unesco di Torino, Sergio Durando, direttore della Pastorale Migranti e Claudia Mandrile, vicedirettore della Fondazione per la Scuola di Compagnia di San Paolo.