Verso la città post-carbon

di Mauro Marras

“In una società low-carbon, a basse emissioni, vivremo e lavoreremo a bassa energia, in palazzi a basse emissioni con riscaldamento e sistemi di raffreddamento intelligenti: Guideremo auto elettriche e ibride e vivremo città più pulite con meno inquinamento nell’aria e i migliori trasporti pubblici”. Una città post-carbon, secondo la DG Clima dell’Ue, sarà lo specchio di questa società. Una città post-carbon sarà tale quindi se, per ridurre il peso delle emissioni di carbonio, affronterà seriamente il problema del “retrofitting” delle costruzioni esistenti, ovvero una decisa riduzione dei consumi energetici dei palazzi “energivori” attraverso interventi strutturali.

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I maggiori esperti internazionali di questa materia si sono “consorziati” nella rete Sustainable buit environment, e tra oggi e domani si riuniscono a Torino, ospiti del Politecnico nell’aula magna del Lingotto (via Nizza 230). Il titolo dell’incontro è Towards post-carbon cities: dopo la presentazione di stamattina, i partecipanti provenienti da tutto il mondo si riuniranno in gruppi per selezionare una serie di progetti da sottoporre al prossimo congresso mondiale sul tema dei green building che si terrà a Hong Kong nel 2017.

L’incontro, patrocinato dalla Città di Torino, è stato organizzato da Politecnico e Università di Torino, Iisbe Italia (società di consulenza che ha sede all’Envipark) e Fasudir. L’obiettivo della rete è di accompagnare lo sviluppo della ricerca in edilizia e di sensibilizzare le istituzioni al fine di stanziare risorse e avviare un cambiamento reale nel tessuto delle nostre città. “Quello che la nostra società ha costruito in 200 anni deve essere cambiato in 40”, sostengono i promotori dell’incontro.

Enzo Lavolta, assessore all’Innovazione e all’Ambiente della Città di Torino, ha portato il saluto della città e ha ricordato l’impegno messo in campo per ridurre le emissioni e affrontare con soluzioni strutturali l’inquinamento dell’aria. Torino ha raggiunto nel 2015 il 22% di riduzione delle emissioni di CO2 rispetto al 1991, a fronte di un obiettivo del 20% entro il 2020 promosso dall’Unione europea. E si pone il traguardo del 30% di riduzione entro quattro anni, grazie all’estensione del teleriscaldamento, alle luci a led nell’illuminazione pubblica, all’estensione di bike e car sharing e alla nuova linea di metropolitana. Lavolta ha poi ricordato che Torino sta realizzando un Energy Center, un polo di ricerca di livello europeo.