Torino e Kirkuk firmano un accordo di collaborazione

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di Michele Chicco

Sono lieto di accogliere a Torino  la delegazione di Kirkuk, il suo Sindaco e il Presidente della Camera di Commercio. Con la firma di questo Protocollo apriamo una collaborazione in campo universitario, tecnico e sanitario. Torino ha grandi istituzioni commerciali e culturali  con cui potremo tessere rapporti. In quest’ultimo ambito, grazie alla presenza a Torino del Museo di Arte orientale, del Centro di scavi archeologici e del Centro del restauro di Venaria, la nostra città potrà dare un apporto molto concreto in quell’area dell’Iraq”.

Lo ha detto il Sindaco di Torino, Piero Fassino, dopo la firma con la Città di Kirkuk di un Accordo di Collaborazione.

Sono lieto di questo Protocollo – ha detto il Sindaco di Kirkuk , Ali Sardar. La nostra è una città che ha grandi potenzialità. Il suo sviluppo ha avuto un rallentamento negli ultimi due anni, ma speriamo che possa riprendere presto e che la nostra collaborazione possa svilupparsi ampiamente”.

Kirkuk sorge nella piana di Ninive, a circa 250 km dalla capitale Baghdad, è stata culla della cristianità nel Medio Oriente. Oggi è una città afflitta da un pesante conflitto.  E’ una realtà cittadina socio-economica che presenta alcune analogie  con Torino, dal numero di abitanti alla grande varietà di culture e nazionalità di cittadini che ci vivono. La città possiede il 20% delle riserve petrolifere del Paese ed è una città multietnica con un milione di abitanti, arabi sciiti e sunniti, curdi, turcomanni, assiri caldei e cristiani.
In quell’area è attiva da anni l’International Help, onlus torinese che opera da vent’anni nella cooperazione internazionale, dal Guatemala a Cuba, in Etiopia e Afghanistan e, da ultimo, nel Kurdistan iracheno.