Torino si confronta con le Città metropolitane d’Europa e d’Italia

di Gianni Ferrero

aaAperti poco fa dal sindaco Piero Fassino i lavori di Ema 2016. Nella sede dell’Unamanagement di Torino si sono dati appuntamento oltre trenta rappresentanti delle realtà metropolitane di Barcellona, Bilbao, Lisbona, Budapest, Lione, Nizza, Oslo, Porto, Poznan, Helsinki, Stoccarda, Salonicco, Tirana, Vienna, Zagabria, oltre a Firenze, Catania e Milano.

Nato lo scorso anno a Barcellona, l’ European Metropolitan Authorities affronta per tutta la giornata i temi delle sfide metropolitane legate a crescita economica, creazione di occupazione, inclusione sociale e sostenibilità ambientale nell’ambito dell’attuale politica europea. Ed è occasione ghiotta per condividere iniziative e buone pratiche.

Piero Fassino, nel ricordare i tratti della trasformazione in atto a Torino negli ultimi lustri, si è detto lusigato per la presenza massiccia di amministratori e studiosi. Ha citato gli assi strategici lungo i quali si muove l’amministrazione torinese, un modello naturalmente esportabile: dalla pianificazione territoriale permanente che agevola le trasfromazioni e le attrattività del territorio all’attenzione all’inclusione sociale nel rilancio della crescita e dello sviluppo; dalla sostenibilità all’importanza degli investimentyi in conoscenza e formazione. E soprattutto l’attenzione alla cultura, motore propulsivo di attrazione: “L’incontro a Barcellona ha avuto il merito di ricordare che circa il 70% della popolazione europea vive in regioni metropolitane. La specificità dell’Europa è di disporre di una rete ricchissima di città grandi, medie e piccole. Le Città metropolitane sono anche il luogo dell’incontro e della collaborazione di tutti gli attori strategici dello sviluppo: enti locali, altri enti pubblici, imprese, organizzazioni non profit, società civile. A questa scala è possibile promuovere processi di pianificazione strategica concertata con tutti gli stakeholder molto efficaci, che producono reali cambiamenti nelle traiettorie di sviluppo. A Torino in questo senso la pianificazione strategica metropolitana ha sempre fatto la differenza”- ha spiegato Fassino.  “Veniamo da anni di pesante crisi. – ha concluso il Sindaco metropolitano -.  Ci sono segnali che è possibile uscire da questa crisi ed è proprio nelle aree metropolitane che si devono concentrare le politiche di sviluppo e le scelte fondamentali per promuoverlo. Nessuna città può programmare investimenti pubblici e locali in una dimensione solamente locale. Ovunque si cerca di mettere in campo strategie per attrarre investimenti e numerose città metropolitane si sono dotate di strategie di sviluppo e di attrazione degli investimenti di medio periodo”.

In sala presenti sindaci, assessori e consiglieri di diverse Città metropolitane e Comuni italiani, ma anche rappresentanti di Regioni e Governi nazionali, della Presidenza olandese, del Comitato delle Regioni e della Commissione Europea, di diverse organizzazioni internazionali quali l’Ocse, di reti europee ( EUROCITIES, METREX, INTA, EUKN, METROPOLIS, MEDCITIES), di ANCI e del mondo economico, sociale e accademico

Il primo incontro  a Barcellona, l’anno passato, si era rivelato un seminario straordinario sul tema della “competitivà territoriale e inclusione sociale nelle metropoli Europee”.  All’incontro parteciparono quindici città metropolitane. Il confronto ha messo in luce la necessità di riconoscere il ruolo cruciale che le città metropolitane svolgono nel nostro continente in relazione a 4 assi: competitività, governance, coesione sociale e cooperazione. Il prossimo anno ospiterà Ema la città francese di Lione.

Al termine del saluto di Fassino, anche nella sua veste di presidente della Città, è seguito l’intervento di Alfred Bosch, Vice Presidente dell’Area Metropolitana di Barcellona.