‘Sogna ragazzo’ dal museo al cinema Massimo

‘Sogna Ragazzo’ è il primo film realizzato con ragazzi disabili nell’ambito del progetto Enciclopedia Diversamente Utile che passa dalle sale dei più prestigiosi musei a quelle cinematografiche. Sarà infatti il cinema Massimo a ospitare, lunedi 26 gennaio alle 20.30, la proiezione d’esordio per il lungometraggio interamente realizzato da giovani con disabilità.

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una scena del film

Il film, nato da un’idea dello studio di ricerca della Psicologa Marta Musso e realizzato da Cochlea in collaborazione con la Cooperativa Sociale Il Margine S.C.S. Onlus di Torino, è stato girato nei luoghi culturalmente più importanti della Città di Torino: il Museo Egizio, il Museo Nazionale del Cinema, la Reggia di Venaria, il Teatro Carignano, Palazzo Civico, l’Osservatorio Astrofisico e il Museo Nazionale del Risorgimento Italiano.

“E’ un’iniziativa che permette di promuovere un’attività lavorativa, innanzitutto divertente e formativa – spiega la Psicologa Marta Musso -, ma finalizzata a un prodotto utile. Questo aiuta molto i ragazzi a tirare fuori il meglio di sé ”.

L’Enciclopedia Diversamente Utile è un progetto che vede i ragazzi con disabilità protagonisti di vere e proprie produzioni cinematografiche. “Ho semplicemente trasmesso la mia grande passione per l’arte ai ragazzi – ha commentato il regista Antonio Palese che, con un percorso laboratoriale, ha studiato la sceneggiatura di “Sogna Ragazzo” insieme agli ospiti della Comunità il Margine – loro dopo averla accolta  hanno tirato fuori una forza straordinaria. Il cinema è faticoso, non è un gioco!” . Dedicato al patrimonio culturale della Città, il film si impegna anche a  promuovere il tema del lavoro nel mondo della disabilità guidando lo spettatore verso nuove prospettive e sostenendo la lotta per le proprie aspirazioni senza accontentarsi di un lavoro qualunque.

Alle ore 9.30, sempre al Cinema Massimo, è prevista una proiezione esclusiva dedicata alle scuole per diffondere i contenuti del film e sensibilizzare il pubblico ad una cultura di parità e di non discriminazione. Il progetto è reso possibile grazie al sostegno della Compagnia di San Paolo e al patrocinio della Città di Torino. L’idea è di  ampliare il progetto a livello Europeo.