Turin Marathon, un anno di grandi eventi

di Marco Aceto
Bella da perdere il fiato è lo slogan del gruppo Turin Marathon, presieduto da Luigi Chiabrera, che anche nel 2015 riserverà  grandi sorprese a tutti gli amanti delle corse su strada.
Si parte l’8 marzo – giorno della festa della donna – a Sestriere con la 15esima edizione di Racchetteinvalle, la classica corsa con le ciaspole. Il 12 aprile sarà la volta della Tutta Dritta, la dieci chilometri primaverile che partirà da piazza San Carlo per arrivare alla Palazzina di Caccia di Stupinigi. Il gruppo Turin Marathon non poteva non pensare alle podiste. A loro è dedicata La Valentina che avrà luogo all’interno del parco della Pellerina. Migliaia di appassionate si daranno appuntamento per correre o camminare lungo un tracciato di cinque chilometri. Il 24 maggio ritorna il classico appuntamento con Turin Half Marathon, il giorno della festa di San Giovanni partirà la Supergara: prova per chi ama confrontarsi su un percorso tutto in salita. Dopo le vacanze estive ci sarà la Kappa Marathon (8 settembre) e poi il culmine con la grande Maratona di Torino, la Stratorino e la Junior Marathon tutte nella giornata del 4 ottobre.
“Quando abbiamo cominciato a organizzare la maratona – ha sottolineato il presidente Luigi Chiabrera – volevamo collegare i comuni e la Città in un progetto che attraverso lo sport realizzasse un modello di promozione turistica. Alla grande corsa cittadina siamo riusciti a aggiungere anche la mezza maratona, la dieci chilometri, le corse in montagna e in salita, con lo scopo di generare momenti di aggregazione e di massa. Spero che altri possano adottare un modello simile, ovvero quello di regalare ai corridori il benessere fisico a tutti livelli, aiutarli a raggiungere uno stato psico-fisico, utile anche a abbattere i costi della sanità e dare un ritorno d’immagine e economico a quanti investono con noi e su di noi. In conclusione vorrei ricordare che oggi circa cinque milioni di persone nel mondo corrono almeno una maratona all’anno. Mi piacerebbe che il 2 per cento della popolazione italiana seguisse questo esempio”