La ‘metropolitana della pace’ sulla Via della Seta unirà l’Europa all’Asia

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di Gianni Ferrero e Michele Chicco

Parte da Torino la “metropolitana della pace”, l’iniziativa che mira a realizzare il collegamento ferroviario ad alta velocità delle principali città d’Europa, Russia e Medio Oriente fino ad arrivare a Pechino. A Torino, nella sala delle colonne di Palazzo Civico si è svolto il primo “Forum delle Città della nuova via ferroviaria della seta”, promosso da Mir Initiative.  Il progetto a cui punta l’incontro che si concluso con la stesura di una carta d’intenti prevede lo sviluppo dei corridoi dell’alta velocità europea verso est, fino a raggiungere la capitale cinese, e verso il sud-est nelle aree mediorientali oggi teatro di conflitti politici e religiosi cruenti. Una volta realizzato il progetto, sarà possibile coprire i 10 mila 500 chilometri tra Torino e Pechino in meno di due giorni con un treno ad alta velocità.

“Lo scopo istituzionale del Forum – ha spiegato Ernest Sultanov, coordinatore dell’iniziativa, che ha introdotto i lavori – è coinvolgere i sindaci delle città situate negli snodi principali della futura linea ferroviaria veloce, per fare in modo che la cultura della mobilità fisica come fattore di mobilità sociale e di sviluppo venga recepito innanzitutto dal basso, a partire dalle popolazioni, e diventi poi strumento di pressione nei confronti dei governi per spingere la realizzazione di questa sorta di metropolitana della pace”.

I Sindaci con la Carta di Torino
I Sindaci con la Carta di Torino

Sull’argomento del corridoio è già stato pubblicato il libro bianco ‘Metro del METR, il futuro della mobilità nella regione METR’ che raccoglie i contributi, e le idee di sviluppo della mobilità fra i paesi dell’area euroasiatica, di esperti e manager delle principali aziende internazionali del settore trasporti e infrastrutture, che rappresentano un fatturato complessivo di oltre 700 miliardi di euro. Il libro bianco scaturisce dal progetto della Nuova Via Ferroviaria della Seta, che collegherà in alta velocità la Cina alla Spagna, passando per la regione che include Medio Oriente, Europa, Turchia e Russia (METR), e rappresenta la base di partenza teorica della futura metropolitana intercontinentale.

Il Forum ha insediato tre comitati di lavoro con diverse competenze e responsabilità: il primo dedicato alle infrastrutture, il secondo agli investimenti, il terzo riservato ai rappresentanti delle Città, i quali hanno elaborato uno studio di pre-fattibilità del progetto della futura linea ferroviaria e continueranno a far progredire i lavori in preparazione del prossimo Forum. L’obiettivo è di realizzare, in un arco di tempo  fino al 2050, la “metropolitana” intercontinentale, della quale il collegamento tra Europa e Cina attraverso la Russia è uno dei corridoi principali. Il percorso individuato si sviluppa lungo la direttrice Pechino, Mosca, Minsk, Varsavia, Berlino unendosi quindi con i corridoi europei già tracciati. 

a123bTorino ha ospitato fin dalla nascita il Forum delle Città della nuova via ferroviaria della seta ed è stata scelta come prima sede stabile del forum, a cui si aggiungeranno Mosca e Kazan in Russia, Pechino e Chengdu in Cina.

Il sindaco Piero Fassino, investito del ruolo di presidente del forum, nel sottolineare l’importanza del dialogo tra gli Stati, indispensabile a costruire la stabilità internazionale, si è detto lieto che Torino ospiti i lavori del simposio: “Il protagonismo che le città devono assumere, presentandosi come soggetti promotori di progetti di sviluppo come questo, favorisce i collegamenti che agevolano lo scambio fra popoli e culture. Le reti del trasporto che innervano i Continenti sono vitali costituendo la base per le relazioni tra i popoli”.

Alla riunione di oggi hanno partecipato anche i rappresentanti dei comuni di Milano e Genova, il sindaco di Kazan Ilsur Metshin, il direttore generale del comune di Rostock (Germania) Robert Stach e il vice sindaco di Lodz (Polonia) Ireneuusz Jablonski. Il ministro delle Infrastrutture Graziano Delrio ha portato il consenso dell’Italia all’iniziativa, mentre l’ex ministro degli Esteri della Russia Igor Ivanov, il vice presidente delle ferrovie russe Alexander Misharin e l’ex Segretario generale della Lega Araba Amre Moussa hanno auspicato un accordo a livello internazionale, come quello siglato di recente tra Russia e Cina per lo sviluppo del collegamento ad alta velocità fra i due paesi.

Alle tre sessioni di discussione hanno inoltre contribuito, tra gli altri, il presidente di Intesa Sanpaolo Gianmaria Gros-Pietro, il Vice President Affari Internazionali di Ferrovie dello Stato italiane Alberto Mazzola, il Ceo del Tunnel Euroalpin Lyon-Turin Mario Virano e il generale manager di Crec, la principale industria cinese di costruzione in ambito ferroviario, Yao Guiquing.

Il sindaco Fassino ha firmato, nella Sala Rossa insime ai rappresentanti di Italia (oltre a Torino, Genova e Milano), Germania, Polonia, Romania, Federazione Russa e Ungheria dei principi e degli obiettivi del forum nella Carta di Torino.