Casa, un “salvasfratti” per persone socialmente fragili

di Mauro Gentile

Una misura a sostegno delle persone socialmente fragili, un fondo con le caratteristiche del “salvasfratti” per aiutare chi, a conclusione di percorsi assistenziali di accompagnamento all’autonomia, lascia residenze sociali o strutture abitative simili.


Questo l’obiettivo di una delibera d’intenti presentata dal vicesindaco Elide Tisi e approvata questa mattina dall’esecutivo di Palazzo Civico.
Il provvedimento impegna l’Amministrazione comunale a cercare i fondi per dare corpo alla misura di cui, una volta definita l’applicazione nel dettaglio e trovate le risorse per finanziarla, potranno beneficiare i minori al compimento dei 18 anni al termine di percorsi di comunità, le madri con figli in uscita da percorsi di presa in carico assistenziale, le famiglie in carico a strutture di housing o residenze temporanee, i senza fissa dimora che sperimentano percorsi di housing first e i disabili che intendono sperimentare esperienze abitative in autonomia.