Italia Digitale, un piano “che cambierà il Paese”

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di Mauro Marras

Anteprima della presentazione del progetto renziano dell’Italia digitale oggi alla Venaria, presenti le autorità locali come i sindaci di Torino e Venaria, Piero Fassino e Roberto Falcone, digital champion come Riccardo Luna, consulente della Presidenza del Consiglio, Guido Bolatto della Camera di commercio di Torino, la presidente della Reggia di Venaria Paola Zini e il direttore dell’AgID, Agenzia per l’Italia Digitale, Antonio Samaritani.

Domani si terrà il Digital Day italiano, un incontro tra i digital champion di tutta la penisola: sarà l’occasione per il presidente del Consiglio Renzi di lanciare un piano d’azione che, lo dice Riccardo Luna, “sarà uno strumento che cambierà il Paese”. “Non una festa, non un convegno, ma piuttosto il lancio di un nuovo patto con il territorio”, spiega il primo digital champion italiano. Sarà “un piano di azione digitale di un centinaio di punti, con obiettivi, tempi e responsabili”.

“L’Italia è un paese con grandi contraddizioni”, ha proseguito Luna, è il paese con il maggior numero di cittadini “not internet”, analfabeti digitali, ma anche con un alto livello tecnologico e con centri di innovazione di primo piano. Occorre dunque un piano che, secondo Samaritani, “deve condurci a remare tutti nella stessa direzione”, pena la perdita di competitività internazionale, che ai tempi della rivoluzione del 4.0 vuol dire perdere tempo prezioso. Il documento di domani sarà “corposo e importante”, prosegue Samaritani, e porterà dalla teoria alla pratica la strategia dell’Agenzia Italia Digitale.

La figura del digital champion è stata istituita dalla Commissione europea che chiedeva di indicare una persona di riferimento, una sorta di facility manager in grado di stimolare una crescita tecnologica diffusa. Luna, dopo la nomina, ha deciso di clonarsi in altri 1800 champion in rappresentanza di altrettanti Comuni. Non solo, Luna annuncia che si sta iniziando a nominare, grazie a un bando del Miur, un digital champion per ogni struttura scolastica e anche la Confindustria ha manifestato un interesse per diffondere questa figura nelle aziende. Un contagio a colpi di bit, per diffondere la malattia del rinnovamento.

Per Piero Fassino la scelta di Venaria è azzeccata perché racchiude in un sol luogo il passato degli sfarzi sabaudi, il presente della nuova funzionalità culturale e il futuro, rappresentato da eventi come quello di domani. “L’Italia è un territorio ricco di testimonianze storiche, di un passato ricco e creativo, che si riflette nella capacità di innovazione e nella creatività che resistono come caratteristiche del popolo italiano – ha detto il sindaco -. Il digitale è la nuova grande frontiera che modificherà la vita delle persone, il modo di produrre, la ricerca, il modo di fare cultura. È una rivoluzione che attraversa tutti i settori della vita civile”.

Domattina il sindaco sarà presente all’avvio dei lavori, una sorta di presentazione a cronometro dei progetti e delle soluzioni innovative realizzate nei territori dei digital champion presenti. Alle 17 circa arriverà il presidente Renzi, per presentare il piano d’azione digitale. Saranno presenti più di cento giornalisti.