“Sorrisi di madri africane”. Formiamo operatori sanitari. Proteggiamo mamme e bambini

di Eliana Bert

Oggi a Palazzo Civico si è svolto il meeting annuale del Comitato Collaborazione Medica CCM dedicato alla campagnaSorrisi di madri africane” nata nel 2011 per promuovere e garantire il diritto alla salute delle madri e dei bambini africani.

Un incontro per fare il bilancio dei risultati raggiunti contro la mortalità materna e infantile nei Paesi dell’Africa sub-sahariana dove il Comitato opera e presentare i nuovi obiettivi da oggi al 2020.

In nessun luogo al mondo, donare la vita e nascere è pericoloso quanto in questa parte del continente africano. Qui una donna ha una probabilità su 38 di morire durante la gravidanza o il parto; lo stesso rischio in Europa è di 1 su 3700, mentre in Somalia è 1 su 18, il più alto al mondo. Ogni anno più della metà delle morti infantili si concentra nell’Africa sub–sahariana, dove avviene il 44% dei decessi di neonati con meno di un mese.

Dal 2011 a oggi la Campagna Sorrisi di madri africane ha agito in Burundi, Etiopia, Kenya, Somalia e Sud SuImmagine1dan, raggiungendo importanti risultati: oltre 127mila donne assistite durante gravidanza e parto, il 67% del target prefissato; quasi 611mila bambini vaccinati e curati, contro i 500mila previsti; 1902 operatori sanitari adeguatamente formati in ostetricia e pediatria, 202 in più dell’obiettivo fissato nel 2010.

Siamo sempre più convinti che ciò che fa la differenza sia la formazione – ha affermato Marilena Bertini, medico e presidente del CCM-. Ci sono morti, sia fra le donne che fra i bambini, che potrebbero essere facilmente evitate: spesso basterebbero soluzioni semplici, come ad esempio una manovra conosciuta e ben fatta al momento del parto, ma che richiedono personale adeguatamente formato in grado di diagnosticare, assistere e curare.

Le risorse umane per la salute sono un elemento essenziale per lo sviluppo di un sistema sanitario efficace, ma purtroppo il loro numero, la distribuzione sul territorio e la preparazione sono spesso insufficienti.

Oltre a ciò, ha sottolineato Ilda Curti, assessore alle Politiche per l’integrazione della Comune di Torino si deve tener ben presente che: “una cooperazione decentrata è fondamentale per stabilire l’eguaglianza come è importantissimo lavorare sulla sensibilizzazione e sulla cultura della collaborazione”.

L’Organizzazione Mondiale della Sanità ha identificato un numero minimo di 2,28 operatori sanitari ogni 1.000 persone per assicurare un’assistenza qualificata alla nascita: nell’’Africa sub-sahariana è presente solo il 3% degli operatori sanitari del pianeta sebbene nella Regione si registri il 24% delle patologie globali.

In questi Paesi, la formazione delle risorse umane per la salute diventa strategia essenziale per assicurare che i pochi operatori presenti sul territorio siano competenti e in grado di rispondere al maggior numero possibile di bisogni sanitari” ha detto Valeria Pecchioni, responsabile progetti internazionali del CCM. “Guardiamo ai risultati con occhio critico per fare meglio. Da qui la scelta di formare sempre più operatori sanitari per poter proteggere più efficacemente mamme e bambini nel delicatissimo momento della gravidanza, del parto e della nascita.”

ImmagineLa sfida di Sorrisi di madri africane da oggi al 2020 è quindi quella di mettere gli operatori al centro del sistema.

“L’obiettivo principale che Sorrisi di madri africane vuole raggiungere nei prossimi cinque anni è formare 2.700 operatori sanitari attraverso percorsi didattici e affiancamento, organizzati con il supporto dei nostri volontari italiani (medici, ostetriche, laboratoristi e altri professionisti del settore), e favorendo il task-shifting, che prevede un’adeguata formazione del personale sanitario di comunità di modo che questo sia in grado di offrire assistenza e cura solitamente di competenza di medici, infermieri e ostetriche, figure rare, se non assenti, in molte zone dell’Africa. Ci siamo dati anche obiettivi direttamente collegati alle mamme e ai bambini: siamo determinati ad assistere 170.000 donne durante il parto e la gravidanza, a vaccinare e curare 780.000 bambini ha dichiarato Filippo Spagnuolo, direttore del CCM rilanciando al 2020 la Campagna. “Gli obiettivi sono ambiziosi, ci impegneremo con convinzione e avremo ancora bisogno di sostegno e sinergie, in Africa e in Italia. Sostenitori, partner e volontari saranno fondamentali affinché le azioni a favore delle mamme e dei bambini possano moltiplicarsi e diventare patrimonio comune anche sul nostro territorio.”

In chiusura, Lorenza Bravetta, direttore di Camera Centro Italiano per la fotografia, sostenitrice di Sorrisi di madri africane e presidente della giuria del Concorso fotografico Sorrisi di madri s’incontrano, ha proclamato in un video gli scatti vincitori di questa seconda edizione. Il primo premio è stato assegnato a Piero Dubaldi con il progetto Trasporto locale. Le foto vincitrici e tutte le oltre 140 partecipanti sono visibili su http://sorrisidimadriafricane.ccm-italia.org/

L’annual meeting, è stato anche l’occasione per il CCM di lanciare un appello alla cittadinanza: firmare per la salute di mamme e bambini affinché le istituzioni mantengano alti attenzione e impegno. La petizione è sottoscrivibile sia su Facebook che sul sito http://sorrisidimadriafricane.ccm-italia.org/la-tua-firma-per-la-salute-di-mamme-e-bambini/