L’intrigante soggetto della vanitas al Mef di Torino

di Luisa Cicero

Da Baschenis a Solimena, da Murillo a Cagnacci, cinquanta opere di grandi maestri tutte realizzate tra la fine del XVI secolo e il XVIII secolo che affrontano il tema della caducità della vita e l’essenza effimera delle vanità umane. Questo è il tema della mostra Vanità/Vanitas al Mef di Torino fino al 28 febbraio 2016.

Evaristo Baschenis (Bergamo 1617 - 1677) Composizione con strumenti musicali
Evaristo Baschenis (Bergamo 1617 – 1677)
Composizione con strumenti musicali

L’importante nucleo di opere è messo a confronto con una selezione di lavori di artisti contemporanei internazionali – provenienti dalla donazione di Renato Alpegiani che quest’anno ha arricchito le collezioni permanenti del MEF – il cui perno ruota attorno al tema del passaggio dalla vita alla morte, tra aldiquà e aldilà. I trentasei artisti, presenti in mostra con fotografie, installazioni, sculture e dipinti, vanno da Carol Rama a Danh Vo, da General Idea a Thomas Saraceno, da Santiago Sierra a Maria Lai.

L’intrigante soggetto della vanitas, ricco come pochi altri di simbologie e rimandi allegorici, sedurrà con il suo fascino lo spettatore suggerendo una meditazione sulla fragilità della condizione umana.Dalle nature morte ai dipinti barocchi di figura tutto riconduce, sia nell’arte antica che nelle opere contemporanee, al file-rouge della mostra che è completata da dodici fotografie di Fred Goudon che ritraggono i principali atleti del rugby internazionale. Per informazioni e dettagli clicca qui.