“Il governo locale è chiave di ogni democrazia”. Il saluto di Ban Ki-moon al Forum

DSC_0326Prima di salire sul Frecciarossa che lo ha portato all’Expo di Milano per le celebrazione della Giornata Mondiale dell’alimentazione, Ban Ki-moon ha portato il suo saluto ai duemila delegati di 126 Paesi presenti a Torino per il Forum Mondiale dello Sviluppo economico locale. Ad accoglierlo erano presenti il sindaco Piero Fassino, il presidente della Regione Piemonte Sergio Chiamparino, il presidente del Senato Pietro Grasso e il ministro degli Esteri Paolo Gentiloni.

Fassino, nel saluto iniziale, ha ricordato che “Nella promozione dello sviluppo sostenibile, l’attività delle città ha un valore centrale. Oggi nelle città e nelle comunità locali si stanno già praticando esperienze di sostenibilità che grazie a questo forum potranno essere estese e generalizzate” (pubblichiamo a parte il discorso completo del sindaco).

Chiamparino ha sottolineato che “una comunità è tale se pone al centro la persona con i suoi bisogni. E al centro dello sviluppo economico locale – sottolinea – c’è proprio la persona. La sfida globale che abbiamo di fronte è rendere sostenibile per l’ambiente la crescita, oltreché renderla socialmente equa e giusta. E l’innovazione è l’elemento che attraversa queste due sfide, offrendo gli strumenti per realizzarle”.

“La chiave di ogni democrazia è nel governo locale perché è nel volto degli amministratori sul territorio che lo Stato si presenta ai cittadini quotidianamente per curarne diritti, esigenze ed aspirazioni”. Lo ha detto il presidente del Senato Piero Grasso.”Da questo dobbiamo ripartire insieme per affrontare i grandi nodi dello sviluppo locale e globale”.

“L’Italia, per la sua millenaria, solidissima e affascinante tradizione di municipalità orgogliose della proprie identità e tradizioni –ha proseguito Grasso – comprende molto bene quale possa essere il valore aggiunto dei territori allo sviluppo economico, sociale e umano di un paese. Dai dibattiti del Forum – conclude – mi sembrano essere emersi due ordini di stimoli: il primo per uno sviluppo globalmente più equo, solidale e omogeno, il secondo per un sistema di governo dei territori e dei fenomeni più democratico e più partecipati”.

“Questo forum è una grande idea di Torino, città da sempre impegnata con le Nazioni Unite, di fare delle piccole comunità i protagonisti dello sviluppo sostenibile”. Nel suo intervento, il ministro degli Esteri, Paolo Gentiloni ha evidenziato che “l’agenda per lo sviluppo sostenibile ha bisogno dell’impegno di Stati e governi, ma deve avere i piedi ben piantati per terra e la terra è fatta delle comunità locali qui rappresentate. C’è ancora molta strada da fare, ma stiamo iniziando a percorrerla nella direzione giusta grazie all’agenda dell’Onu e alle comunità locali qui rappresentate”

“Tre settimane fa ho avuto la più straordinaria esperienza come Segretario Generale sinora, incontrando esponenti dei governi di tutto il mondo per definire i punti dell’Agenda per lo Sviluppo Sostenibile 2030. Il nostro scopo è sconfiggere la povertà e raggiungere prosperità per tutti”, ha detto Ban Ki-moon, ricordando l’appuntamento newyorkese nel quale sono stati definiti i nuovo Millennium Goals, saliti da 8 a 17.

“Molte persone percorrono migliaia di chilometri al mese, come me – ha proseguito il segretario generale Onu – ma la maggioranza delle persone vive in città o entro 500 km dalle grandi aree urbane. Voi siete un ottimo esempio: Torino e Milano stanno diventando un unico agglomerato urbano. Dobbiamo quindi capire che i bisogni locali hanno una enorme rilevanza, esattamente come si sta affermando in questo Forum. I Global Goals realizzati localmente avranno impatto sul sistema mondiale”.  E ha concluso: “Non ultimo, va affrontato il tema del climate change. I governi rispondono, le comunità locali si danno da fare. A dicembre ne discuteremo a Parigi, e cercheremo di trasformarlo in un’opportunità per creare posti di lavoro e sviluppo”.

Le considerazioni finali

Alle 12 appuntamento finale del Forum: presentati da Elena Apollonio, che ha condotto la segreteria organizzativa, sono sfilati i membri del Comitato esecutivo. All’assessore Enzo Lavolta il compito di leggere il documento conclusivo del Forum prodotto dal Comitato scientifico e di ringraziare “i delegati, i 150 volontari, gli organizzatori”. E ha citato Norberto Bobbio: “La comunità vive della generosità delle competenze dei suoi cittadini”. Molta generosità è stata posta a servizio del bene comune, ha detto Lavolta, in questa occasione di accoglienza internazionale. Lavolta ha poi ricordato la citazione del papa (dal filosofo Leopold Kohr) nella lettera di saluto al Forum: “Piccolo è bello”. “Piccolo è potente – ha detto Lavolta, una grande energia ha attraversato Torino in questi giorni che ritroveremo nel documento finale che sintetizza i l lavoro di tutti i delegati presenti a questo forum; un’energia che ci accompagnerà nella nostra vita quotidiana nei prossimi anni, grazie all’estrema generosità messa in campo da tutti i presenti”.

Significativi i numeri della terza edizione del Forum:

  • 2000 partecipanti
  • 130 Paesi rappresentati
  • 27 panel
  • 24 workshop
  • 21 incontri in Arena
  • 23 incontri del Forum Off
  • 320 gli appuntamenti b2b a cui hanno aderito 29 paesi da tutto il mondo
  • 510 referenti hanno interagito sulla piattaforma Net-To-Work per condividere esperienze, creare opportunità di business e fare rete
  • 54 gli accordi avviati da UNDP
  • 100 delegati africani per la prima volta al Forum
  • 150 volontari
  • 150 giornalisti accreditati
  • 50 studenti universitari coinvolti nella documentazione dei lavori di panel e workshop

Il forum ha discusso e riaffermato l’assoluta rilevanza dello sviluppo locale come risposta fondata su territori e persone alle sfide globali, tra cui le disuguaglianze, la disoccupazione e lo sfruttamento delle risorse naturali.

Le persone vivono ed esprimono i loro bisogni e le loro aspirazioni a livello locale. Gli obiettivi di sviluppo sostenibile diventano reali e hanno un impatto sulla vita delle persone solo quando sono incorporati nel contesto territoriale.  La localizzazione degli obiettivi sostenibili costituisce quindi una riconosciuta priorità per la loro effettiva implementazione. Tutto ciò richiede strutture di politiche coordinate ed incisive e sistemi di governance aperti e inclusivi.

Alla luce di queste considerazioni, i partecipanti al Forum rinnovano il loro impegno e collettivamente promettono di portare avanti la loro collaborazione, con attenzione a continuare il dialogo e il patrocinio dello sviluppo locale, con l’implementazione dei SDGs. Si impegnano inoltre a consolidare e istituzionalizzare il Forum come strumento permanente di dialogo continuo e cooperazione tra i suoi membri, promuovendo la sinergia e la cooperazione nei e tra i territori e costruendo in sito le capacità e le conoscenze per l’applicazione e il successo di progetti di sviluppo locale.

“E’ stato un Forum eccezionale da tutti i punti di vista – sostiene Giovanni Camilleri, UNDP – eccezionale perché i numeri degli incontri b2b svolti è stato di molto superiore alle precedenti edizioni, tanto che nel caso specifico della nostra organizzazione sono stati intavolati ben 54 accordi bilaterali, che hanno visto coinvolti anche Paesi che sino ad oggi non avevano mai intavolato progetti collaborativi.  Un esempio la Mauritania e il Gabon, Paesi del tutto estranei alle collaborazioni internazionali, che hanno invece realizzato come il futuro dei loro territori dipenda da un nuovo approccio ai temi di attualità legati all’ambiente, all’energia e alle politiche di innovazione.  Il Forum di Torino è stato poi eccezionale perché la scelta coraggiosa, e di questo devo ringraziare l’amministrazione della Città, di aprire il meraviglioso Polo Reale ai delegati per i loro lavori, ha fatto sì che i delegati sentissero il loro lavoro valorizzato e, sono sicuro, che proprio grazie alla bellezza di questi luoghi carichi di storia, ciascuno nel proprio intervento abbia dato il meglio di sé”.

Qui la Sintesi del Draft Finale del Forum.