Agricoltura, cibo e città, se ne parla al Campus

di Mauro Marras

Si incontrano da oggi a Torino i maggiori esperti a livello internazionale di politiche locali e metropolitane del cibo, per mettere a confronto le esperienze internazionali di urban food policies and planning effettuate nelle grandi città. Succede al campus Einaudi, dove stamattina si è aperta la Conferenza internazionale “Localizing urban food strategies. Farming cities and performing rurality”, promossa dall’Aesop, insieme a Politecnico, Università di Torino e Università di Scienze Gastronomiche, con la collaborazione della piattaforma internazionale Eating City.

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L’acronimo Aesop indica l’Association of European School of Planning. È stata fondata nel 1987 in Belgio come associazione internazionale con scopi scientifici, artistici ed educativi; con oltre 150 membri, AESOP è l’unico rappresentante delle scuole di progettazione d’Europa. nazionali

La conferenza vede la presenza di esperti internazionali e nazionali, agronomi, architetti, economisti agrari, geografi, pianificatori, sociologi e urbanisti e attivisti interessati e impegnati sul tema delle politiche urbane del cibo. La conferenza è stata aperta dal rettore Gianmaria Ajani e da interventi di Carlin Petrini e del sindaco, Piero Fassino.

“Il tema della sostenibilità è diventato cruciale nella vita quotidiana di tutti noi – ha detto il sindaco – siamo più sensibili alla qualità dell’aria, dell’acqua , del cibo. La Città di Torino ha messo in atto in questa direzione quattro buone pratiche. La prima è nelle mense scolastiche, che distribuiscono ogni giorno 50mila pasti. Attraverso la scelta dei menu educhiamo i ragazzi a una alimentazione consapevole, tenendo conto delle scelte religiose e culturali delle famiglie. Un tema che stiamo cercando di ampliare a tutta la Città Metropolitana”.

“La seconda buona pratica è il contrasto allo spreco alimentare – ha proseguito il sindaco -: i pasti non consumati nelle mense vengono ogni giorno messi a disposizione degli enti caritatevoli. Un intervento nel quale abbiamo coinvolto anche le aziende agricole e di distribuzione. IL terzo tema è la promozione di orti urbani: orti sociali concessi via bando, orti didattici per le scuole, realizzati in aree agricole prima abbandonate che oggi si usano a fini sociali”.

“Infine – ha concluso il sindaco – la possibilità per i produttori agricoli di vendere direttamente i loro prodotti ai cittadini: nei 42 mercati della città ci sono aree dedicate ai contadini, dove essi possono vendere direttamente ai consumatori le proprie merci”.

Mense scolastiche, orti urbani, agricoltura urbana e periurbana, filiere corte, accordi produttori-consumatori, gruppi di acquisto, mercati agroalimentari e dei contadini, lotta agli sprechi alimentari, piattaforme logistiche di distribuzione, educazione alimentare: sono solo alcuni dei tasselli che compongono una strategia alimentare urbana e metropolitana.

Le sessioni plenarie sono aperte a tutti gli interessati, mentre quelle parallele sono riservate agli iscritti alla Conferenza.