Giocare in ospedale: desiderio, opportunità o diritto?

di Mariella Continisio

Il Gruppo Gioco in Ospedale della Città di Torino, gestito dall’Assessorato alle Politiche educative, oggi parte dei Centri di Cultura per il Gioco di Iter (Istituzione Torinese per una Educazione Responsabile), festeggia 30 anni di attività. Per l’occasione la Città ha promosso un convegno nazionale “Giocare in ospedale: desiderio, opportunità o diritto?” che si terrà venerdì 21 novembre dalle 9 alle 17  nella sala Trecento del Centro Incontri della Regione Piemonte in corso Stati Uniti 23, per fare un’analisi del servizio alla luce dei cambiamenti di bisogni e aspettative dei piccoli pazienti e delle famiglie e delle mutate condizioni  della gestione e dell’organizzazione degli enti coinvolti.

Il  servizio, istituito sperimentalmente nel 1982, negli anni successivi si è consolidato come progetto educativo condiviso dalle Aziende ospedaliere. Il Gruppo opera, dal lunedì al venerdì, nelle sale gioco aperte in alcuni reparti pediatrici degli ospedali infantile Regina Margherita e Martini. Vi sono impegnate 7 insegnanti  comunali e 1 educatore che  contribuiscono anche alla formazione di volontari delle diverse associazioni e del nuovo personale che negli anni è stato inserito. Ai  piccoli che vi sono ospitati, anche solo per un breve intervento chirurgico, sono proposte una serie di attività adatte alle diverse fasce di età: dal disegno alla manipolazione, dalle letture ai giochi da tavolo fino alle drammatizzazioni.

I lavori saranno articolati in due sezioni: “Giocare in ospedale si può o si deve? 30 anni d’impegno dell’Amministrazione pubblica” e “Gioco educazione e malattia: il lavoro in equipe, nuove strategie di accoglienza e accompagnamento; esperienze italiane”. Il programma è scaricabile dal sito web della Città di Torino all’indirizzo www.comune.torino.it/iter