Il contributo alle missioni internazionali di pace dell’Italia

di Michele Chicco

Convegno S.I.O.I.”La sicurezza del pianeta è una responsabilità comune. Anni fa era affidata alle due superpotenze nucleari. Dopo la caduta del Muro di Berlino e l’attacco dell’11 settembre sappiamo che la sicurezza è un bene comune e tutti dobbiamo essere co-produttori di sicurezza”. Questo il commento del sindaco di Torino, Piero Fassino, intervenendo al Convegno, organizzato dal S.I.O.I sul “Contribuito dell’Italia alle operazioni di supporto alla pace a 60 anni dall’ingresso nelle Nazioni Unite”.

L’incontro, che ha visto tra gli altri relatori Franco Frattini ex Ministro degli Affari Esteri e attuale Presidente S.I.O.I. e Claudio Berto, Comandante della Scuola di Applicazione, ha affrontato il valore delle operazioni di peacekeeping nei vari contesti mondiali a cui hanno partecipato e partecipano le Forze Armate.

L’Italia –  ha continuato il Sindaco Piero Fassino – è una tra le nazioni che più contribuisce come impiego di uomini e mezzi nelle missioni di pace nel mondo. Partendo da quella tragica Kindu in Congo nel ’61, passando per Iraq, Mozambico, Bosnia, Kosovo, Albania e Afghanistan e con la presenza di pattugliamento nei mari orientali. Il Vostro convegno, per una felice coincidenza, avviene proprio nel periodo di partenza delle Brigata Alpina della Taurinense per il teatro operativo del Libano meridionale, in ottemperanza della Risoluzione ONU n. 1701, in questo delicatissimo momento storico dove il terrorismo islamico è presente e ben radicato nell’area mediorientale”.

 Piero Fassino ha poi sottolineato il ruolo strategico che le Nazioni Unite rivestono nella nostra città con il Campus Onu che ospita l’ILO,  l’UNSSC – United Nations System Staff College e l’UNICRI – United Nations Interregional Crime and Justice Research Institute, oltre alla presenza a Villa Gualino dell’ETF, European Training Foundation.