La Sala Rossa ricorda Dante Notaristefano

di Piera Villata e Gianni Ferrero

3La Sala Rossa nel pomeriggio si è stretta intorno ai familiari di Dante Notaristefano, scomparso lo scorso 18 febbraio, a 86 anni, per ricordarne l’illustre figura. Cancelliere capo in Tribunale, avvocato, si dedicò per molto tempo alla professione forense, esponente della Democrazia Cristiana, sedette anche negli scranni del Consiglio Comunale tra gli anni 70 e 80. Fu vittima di un agguato terroristico. Da ultimo ricoprì la carica di Presidente nazionale dell’Associazione italiana vittime del terrorismo contribuendo in modo esemplare a tenere alta la guardia affinché i martiri di quella stagione siano monito costante.

Ne hanno tratteggiato la biografia il presidente Giovanni Porcino, Giancarlo Quagliotti, Andrea Galasso e il procuratore generale della Repubblica Marcello Maddalena.

Il sindaco Fassino, assente per impegni istituzionali fuori Torino, non ha voluto far mancare la sua testimonianza attraverso un messaggio, letto dal presidente Porcino.

2Tutti gli intervenueti hanno apprezzato di Notaristefano la lodevole pazienza, la profonda cultura, la conoscenza approfondita delle procedure amministrative, la passione per la politica e la trasparenza: ”Uomo generoso, sempre leale, coerente, di assoluta fermezza.- è stato rimarcato-. Lui, uomo mite e raffinato, dai tratti del vero gentil uomo di stampo antico è stata persona di rara gentilezza che ha patito in prima persona l’assurdità della barbarie delle Brigate Rosse sopportando la sofferenza di un agguato che, non ha per fortuna infierito nella carne per un caso, ma ha inciso il suo animo di convinto democratico”.

Ancora recentemente Notaristefano si era instancabilmente battuto con fermezza, sempre con stile, all’archiviazione di quella pagina di sangue scritta dal terrorismo che ha imbrattato la storia della nostra città e del nostro Paese mietendo centinaia di vittime.

Dante Notaristefano di origini calabresi – era nato a San Mauro Marchesato, vicino a Crotone il 6 novembre del 1928, Notaristefano si laureò in giurisprudenza e lavorò in Tribunale e alla Procura della Repubblica. E qui il ricordo del consigliere Marcello Maddalena si è fatto incisivo sulla personalità di Notaristefano, descrivendolo come un autentico Grand Commis di Stato.

Una volta in quiescenza ha affiancato la figlia Marina, avvocato, presenta, commossa, alla cerimonia.
Ha ricoperto il ruolo di assessore facendo parte della giunta del sindaco Porcellana; tra il 1970 e il 1973 fu infatti responsabile della delega all’Assistenza e successivamente consigliere in questa Sala Rossa fino alla fine del mandato del 1975.

Presiedette l’Associazione degli ex Consiglieri comunali, dalla fondazione nel 2001 e fino al 2013.Il pomeriggio del 20 aprile 1997 in lungo Dora Vogherà subì un attentato da parte delle Brigate Rosse, al quale sfuggì con molto sangue freddo e coraggio proteggendosi con una robusta borsa da lavoro scappando dagli aguzzini.

Quell’episodio ne sensibilizzò la personalità profondendo il suo impegno civile e sociale di Notaristefano che collaborò con l’Associazione italiana vittime del terrorismo. Nel 2007 fu eletto presidente dell’associazione, impegno che ha mantenuto fino alla scomparsa dello scorso 18 febbraio.