Quando lo sport fa marketing

di Elena Cebrelli in collaborazione con la redazione di Torino Click

La due giorni di convegni, organizzati dall’Assessorato allo Sport della Città in collaborazione con ANCI Piemonte, in occasione della prima European Week of Sport prosegue alla GAM anche oggi, venerdì 11 settembre.

Il confronto sulle “azioni di promozione sportiva” e sulle “Manifestazioni sportive come fattore di marketing territoriale” oggi ha un respiro europeo. Infatti, nella sala delle Conferenze della GAM, sono presenti ottanta relatori provenienti da alcune importanti città europee tra le quali Glasgow (UK),  Strasburgo, Sofia, Helsinki Varsavia, Londra, Lisbona.

1L’assessore allo Sport della Città di Torino Stefano Gallo. che modera l’incontro, ha aperto i lavori dando il benvenuto agli ospiti istituzionali presenti e ricordando il grande onore istituzionale e personale nell’ospitare la prima Settimana europea dello Sport all’interno dell’Anno europeo dello Sport nel quale Torino è Capitale. Nel 2015 infatti Torino ha ospitato circa 1300 eventi legati allo sport, con l’obiettivo di promuovere lo sport per tutti, veicolo di benessere, inclusione sociale e integrazione. L’assessore ha concluso ricordando che la frase chiave nonché concetto guida è  infatti: “Lo sport fa bene”.

Antonio Silva Mendes, direttore della divisione Educazione e cultura dell’Unione Europea, ha sottolineato il grande supporto fornito dal parlamento europeo ai progetti europei che puntino allo sviluppo dello sport come veicolo di integrazione sociale, soprattutto in questo periodo di grandi e tragiche migrazioni. Ha inoltre ricordato che circa il 3% del Pil dell’Unione Europea è dato dallo sport, sia d’èlite ma, soprattutto, dallo sport di base che offre occupazione a circa 500mila persone.

Giuseppe Zaffuto del Consiglio d’Europa: “Il Consiglio è un organismo europeo per la tutela dei diritti umani e la democrazia, è molto attivo in campo giuridico per quanto riguarda lo sport, soprattutto tramite tre convenzioni: contro la violenza negli stadi, contro il doping, contro la manipolazione dei risultati sportivi. Lo sport è infatti molto importante per la difesa dei valori europei legati alla legalità  e ai diritti umani”.

Chiude gli interventi istituzionali il presidente dell’Aces Europe Gian Francesco Lupattelli, ringraziando gli ospiti europei presenti in sala, che nel corso della Giornata racconteranno le esperienze delle loro città attivamente impegnate nella promozione dell’attività sportiva, ricordando, nel contempo, il prossimo passaggio di testimone fra Torino e Praga,  la Capitale Europea dello Sport nel 2016.

Nel corso della giornata alla GAM è intervenuto anche il Sindaco e Presidente dell’ANCI Nazionale, Piero Fassino.  Nel sottolineare l’importanza della prima settimana europea dello sport, il sindaco ha voluto ringraziare tutti i relatori stranieri presenti a questo convegno. “Lo sport – aggiunge il Sindaco – è un’attività centrale nel corso della giornata per una grande quantità di persone, al secondo posto solo dopo l’attività lavorativa. Lo sport inoltre non è solo agonismo, ma anche salute e benessere, occasione per formare e sviluppare la propria personalità, nonché strumento di relazione anche laddove il dialogo è difficile. Per questo ultimo punto ricordo come a Torino da qualche anno si svolgono eventi che vedono protagonisti persone di diverse etnie e nazionalità, impegnati nella costruzione di una relazione volta al dialogo.
Per questo le politiche pubbliche locali, nazionali ed europee devono essere volte sia al finanziamento in infrastrutture, sia all’educazione allo sport sin dai primi anni di formazione scolastica. Alla politica dunque si richiede di costruire contesti favorevoli nei quali le volontà e le motivazioni dei singoli individui possano correttamente esprimersi.
Vorrei condividere con voi alcune riflessioni sul contesto nel quale la nostra Città si trova ad agire: da un lato c’è la grande tradizione sportiva, grazie alla quale alcune delle principali compagini sportive italiane sono nate sotto la Mole; penso, ad esempio alla prima società di ginnastica, alle prime squadre di calcio, alle prime associazioni remiere; dall’altro la grande tradizione industriale che ha fatto di Torino non solo la prima capitale d’Italia ma anche il polo industriale italiano più importante a partire dalla fine del 1800. La nostra città negli ultimi 20 anni ha affiancato alla grande produzione industriale, che continua a essere la prima voce del PIL locale, anche una solida attività di ricerca scientifica, di offerta universitaria e culturale, portando il numero di turisti dal milione del 2004 ai sei milioni del 2014. Termino quindi il mio intervento con un invito a visitare uno dei 45 musei torinesi e a tornare spesso a visitare la nostra città approfittando delle tante offerte culturali che Torino propone”.