Assessori allo Sport d’Italia riuniti alla Gam

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a cura di Lucia Centonze, in collaborazione con la redazione di Torino Click

Sul tema Nuove vie di promozione sportiva si stanno confrontando alla Gam gli assessori allo Sport dei comuni italiani, dopo la sessione di lavori del mattino riservata agli assessori piemontesi.

All’apertura del convegno il sindaco Piero Fassino, presidente nazionale dell’Anci, ha spiegato il lavoro effettuato in quest’anno molto impegnativo: “Abbiamo realizzato eventi legati al professionismo ma anche manifestazioni per tutti i cittadini, perché lo sport fa parte della vita di buona parte delle persone. Sono anche state realizzate attività che hanno un legame tematico con lo sport, come ad esempio le mostre. Questa è la Settimana europea dello Sport e noi abbiamo voluto collocarci in questo percorso con i convegni di questi giorni e con un fine settimana ricco di manifestazioni  sportive. Sono grato alle città che hanno accettato il nostro invito e agli assessori che le rappresentano: oggi sono qui a Torino per confrontare le diverse esperienze che in diversi comuni maturano e si compiono in relazione allo sport”.

A seguire le testimonianze dei rappresentanti di diverse città italiane.

Pietro Petruzzelli del Comune di Bari ha raccontato l’esperienza del capoluogo pugliese: “È provato che le manifestazioni sportive esercitano una forte capacità attrattiva. Noi come Comune abbiamo scelto di puntare su eventi destrutturati, privati e a larga partecipazione, attraverso i quali abbiamo coinvolto i giovani (abbiamo ospitato la Deejay Ten e la Color Run); ma anche sulla valorizzazione e il recupero degli spazi pubblici della Città. Così facendo abbiamo portato lo sport nei luoghi frequentati dai cittadini”.
Pino Boero di Genova ha dichiarato che il governo deve dare una mano alle Amministrazioni locali ed ha continuato: “Occorre modificare i regolamenti comunali per promuovere le attività fisiche. Secondo me per fare sport diffuso le palestre scolastiche sono una grande risorsa da sfruttare”.
In questo filone si è inserito Andrea Vannucci del Municipio di Firenze: “Ci sono più livelli di promozione sportiva, si può partire dal proporre l’attività fisica come fatto sociale, poiché lo sport  è un’attività importantissima che deve essere vista e vissuta con diritto di cittadinanza anche nei centri storici. Un altro livello di promozione sportiva riguarda i grandi eventi sportivi con atleti professionisti. Ultimo, ma non per ultimo, è lo sport per tutti e forse questo è il livello più importante”.

Anche l’assessore allo sport del Comune di Forlì, Sara Samorì, ha portato la sua esperienza: “La nostra città è composta da sportivi. Il tema dell’impiantistica è importante, noi attuiamo una politica di esternalizzazione degli impianti che penso sia la via giusta da seguire. Inoltre il messaggio che deve essere veicolato dallo sport è quello del FairPlay“.

Giovanni Marani, della Città di Parma, ha dichiarato: “è interessante trovarsi e confrontarsi sui temi che dobbiamo affrontare quotidianamente. Lo trovo molto utile per il mio lavoro. Voglio citare Giocampus, il nostro esempio di un progetto di educazione alimentare e motoria nelle scuole che ritengo essere molto importante”.

Giovanna Marinelli, assessore alla Cultura e allo Sport del Comune di Roma ha affermato: “I problemi legati allo sport sono comuni, si può imparare dalle esperienze altrui. Una delle problematiche più presenti a Roma è l’integrazione e il dialogo tra culture diverse, lo sport può essere un collante eccezionale in una città così grande e popolata.

Raffaella Basana, assessore allo Sport del Comune di Udine, ha espresso il suo parere sull’argomento: “Cerchiamo di occuparci di sport come stile di vita attivo. Il messaggio dell’attività fisica deve essere anche di inclusione sociale “.

Verso la conclusione del convegno tre assessori hanno affrontato il tema delle palestre a cielo aperto.

Da Bologna l’assessore Luca Rizzo Nervo ha dichiarato: “Il protagonismo delle città italiane sullo sport deve essere ribadito con forza. I Comuni possono essere soggetti di promozione sportiva essi stessi. Si tratta di immaginare le Città come promotrici di vita attiva e di uno stile di vita sano. Le città devono essere attive e includenti, facilitando l’attività fisica”.

Chiara Bisconti del Comune di Milano ha ribadito: “Come hanno già detto altri, io credo sia necessario avere un Ministro dello Sport nel Governo. Dobbiamo unirci e portare questa proposta a Roma. Milano è piena di palestre a cielo aperto, ma bisogna puntare anche sugli investimenti per gli impianti. Lo sport – tengo a sottolineare questo elemento – è un evento di innovazione forte “.

Cristian Zara di Mirano ha chiuso con queste parole: “Anche in una cittadina piccola come la mia abbiamo problemi analoghi a quelli dei Comuni più grandi. Per fortuna, quest’anno siamo riusciti a ristrutturare il pattinodromo riuscendo così ad offrire uno spazio in più per i nostri ragazzi, poiché le nostre politiche sportive si rivolgono in particolare ai più giovani e alle scuole in generale”.