La scomparsa di don Rabino. Fassino: “Figura esemplare per Torino”

di Mauro Marras

“Esprimo le condoglianze della Città e mie personali per l’improvvisa scomparsa di don Aldo, cittadino onorario della nostra Città, figura esemplare per Torino”. Con queste parole il sindaco Piero Fassino ha voluto salutare don Aldo Rabino, sacerdote salesiano, cappellano da oltre quarant’anni del Torino Calcio e figura di riferimento in città per le opere di solidarietà condotte con l’associazione Oasi.

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(foto: toronews.it)

“La scomparsa di don Rabino è ragione di profondo dolore per tutti coloro che hanno avuto la fortuna di conoscerlo e frequentarlo -ha continuato il sindaco – uomo di grande umanità unita ad una generosa ospitalità, all’ascolto e all’aiuto verso chiunque dovesse essere sostenuto e accompagnato nelle difficoltà della vita quotidiana.

Alla passione granata accompagnava un impegno di apostolato verso i giovani facendo dello sport strumento di educazione, relazione e promozione umana. Così lo ricorda con gratitudine la Città di Torino che per i suoi tanti meriti gli aveva conferito la cittadinanza onoraria”.

Don Aldo era giunto al sacerdozio in età matura. Nato nel 1939 a Torino, fu in giovane età una promessa del calcio giovanile ma lasciò lo sport attivo per diventare, nel 1968, sacerdote salesiano. L’anno dopo fondò l’associazione Oasi (Ora amici sempre insieme) che si dedica tuttora al sostegno dei poveri in America Latina e ai ragazzi degli oratori salesiani torinesi. L’associazione promuove l’”Operazione Mato Grosso” e conta oggi circa 500 volontari. Il suo passato sportivo lo portò a diventare, nel 1971, cappellano del Torino Calcio, incarico che ha conservato fino all’ultimo. È stato nominato presidente onorario della Fondazione Filadelfia.

Anche l’assessore allo Sport Stefano Gallo ha voluto sottolineare la grande umanità e disponibilità di don Rabino: “Ricordo con molto affetto don Aldo. Fu il primo a darci il suo apporto per la costruzione di Torino 2015, ha creduto da subito nel valore educativo e culturale del progetto. Anche quando ripartì il percorso per la rinascita dello stadio Filadelfia, mise in campo la sua autorevolezza accettando la carica di presidente onorario della Fondazione Filadelfia, a suggello della nostra forte volontà di proseguire su quella strada”.

Don Aldo ha scritto alcuni libri a tema religioso (Vivere non è un assurdo, Tutto cominciò a Nazaret, …) e sul suo Toro (Il mio Toro, Il Toro che vorrei). Il 19 gennaio 2015 il Consiglio comunale lo ha nominato cittadino onorario della Città, onorificenza che non ha fatto in tempo a consegnargli.

Ai funerali, che si svolgeranno giovedì alle 10,30 nella chiesa di Maria Ausiliatrice, sarà presente l’assessore Stefano Lo Russo con il Gonfalone della città. La camera ardente sarà aperta da domani alle ore 13 al Valdocco.