Avviato il percorso per la rigenerazione urbana di un’area di Mirafiori

orto_foto_tav_verticale_bertolamet

La Giunta ha adottato stamani il programma di rigenerazione urbana, sociale e architettonica che riguarda una vasta area compresa tra i corsi Tazzoli, Orbassano e strada del Portone.

Il provvedimento riguarda l’accesso sud-ovest della città di fronte all’area di Mirafiori TNE (piazza Mirafiori) in corrispondenza dell’attestamento sud della futura Linea 2 della metropolitana e del raccordo con l’asse viario di corso Marche a scavalco di corso Tazzoli.

Questo progetto di riqualificazione urbanistica riguarda un’area di 294 mila metri quadrati e include siti industriali dismessi da riconvertire lungo strada del Portone e numerosi immobili, in parte dismessi dalle attività originarie e in parte sottoutilizzati. Il perimetro include anche un’area di proprietà comunale sulla quale è insediato il campo nomadi abusivo di corso Tazzoli e aree attualmente inutilizzate e incolte e sedi di attività illecite con conseguente degrado urbano, ambientale e sociale.

 

Lo scopo del provvedimento, che verrà esaminato a settembre dal Consiglio Comunale – ha commentato l’assessore all’Urbanistica Stefano Lo Russo – è riconfigurare, tramite azioni partecipative e di concerto con gli operatori privati, le destinazioni urbanistiche dell’intera area accompagnando la graduale trasformazione dei contenitori inutilizzati e abbandonati verso usi terziari e di servizio a carattere più urbano, restituendo qualità architettonica, ambientale e sociale”. Si tratta di un percorso che si inserisce nel quadro delle importanti trasformazioni già avviate nell’area, quali il centro informatico del gruppo FCA, l’insediamento sulle aree TNE del Centro del Design del Politecnico e i progetti, sempre su TNE, di Tecnocad, Centrale del Latte e Novacoop.

 

Tra gli altri un elemento di particolare interesse è costituito dall’apertura del tratto del nuovo corso Marche, già previsto dal Piano Regolatore, che si potrà realizzare con la cessione gratuita alla Città delle aree di proprietà privata interessate dalla trasformazione: questa apertura consentirà di attuare una tratta funzionale del nuovo corso con evidenti benefici sulla qualità delle aree presenti, ivi incluse quelle di proprietà comunale.