Torino sempre più cardioprotetta, da oggi un defibrillatore davanti al Municipio

5di Luisa Cicero

Torino, in analogia ad altre città europee, si pone all’avanguardia per la lotta alle morti improvvise per arresto cardiaco e la tutela della salute dei cittadini. Ogni anno in Italia si verificano 60mila arresti cardiaci, 1 ogni 1000 abitanti. Ogni minuto di ritardo nella rianimazione e nella defibrillazione in caso di arresto cardiaco riduce del 10% la possibilità di sopravvivenza. Grazie alla fondazione Specchio dei Tempi e all’Associazione Piemonte Cuore Onlus dal febbraio 2014 nell’area metropolitana torinese sono stati, a oggi, cardioprotetti 35 impianti sportivi, 50 istituti scolastici, il Nucleo Radiomobile dei Carabinieri, i Vigili del Fuoco, il Duomo di Torino e da ultimo nel febbraio 2015 la Metropolitana.

Da luglio è iniziata grazie alla Fondazione La Stampa Specchio dei Tempi anche l’installazione dei primi 6 totem pubblici dotati di defibrillatore semiautomatico esterno e telecontrollati a distanza,  in collaborazione con Iren per l’impianto elettrico e con la Questura di Torino per la videosorveglianza a distanza in diverse postazioni.

Il primo è stato posizionato oggi pomeriggio in  piazza Palazzo di Città. Nei prossimi  giorni – e fino al 15 settembre – per avere una totale telecopertura pubblica e al fine di cardioproteggere la città altri 5 defibrillatori saranno installati in piazza Vittorio Veneto Angolo via Plana (Ingresso ZTL – Fronte farmacia), piazza Castello 165/ via Garibaldi (Fronte URP Regione Piemonte), piazza della Repubblica (Fronte Polizia Municipale), corso Racconigi angolo Corso Peschiera (Circoscrizione 3) e via Onorato Vigliani angolo Via Millelire oppure Piazza d’Armi.

L’iniziativa di Specchio dei Tempi e dell’associazione Piemonte Cuore onlus – ha sottolineato il Sindaco di Torino, Piero Fassinooffre sicuramente un prezioso contributo al sistema cittadino di pronto intervento e di tutela della salute. In molti casi, e l’arresto cardiaco è sicuramente uno di questi, il fattore tempo risulta determinate negli interventi di soccorso sanitario. Per questo motivo sono certo che la disponibilità di defibrillatori nei luoghi pubblici della città molto frequentati consentirà di intervenire tempestivamente in caso di bisogno e avrà la funzione di vero e proprio salvavita”.

I DAE Powerheart scelti per Torino sono posizionati in teche dotate di un sofisticato sistema “Rescue Ready Alert” in grado di proteggerli dagli elementi ambientali con un monitoraggio a distanza così da segnalare mal funzionamenti o eventuali utilizzi. Le postazioni potranno collegate alla centrale operativa del 118.

Il progetto comprende anche la formazione del personale presente nelle diverse strutture (per la Città 250 dipendenti comunali e 40 operatori della Polizia Municipale) nonché l’assistenza e la sostituzione delle parti in scadenza per 8 anni.

La Mission di Piemonte Cuore Onlus è l’aumento della percentuale di sopravvivenza all’arresto cardiaco che in altri paesi europei viene attuata con l’insegnamento nelle scuole e la diffusione capillare sul territorio di strumenti salva vita”, ha precisato il Presidente di Piemonte Cuore Onlus Marcello Segre, presentando l’iniziativa. “Progetto Vita Piemonte e i Progetti Torino Cuore nascono dall’esperienza di Piacenza prima città europea cardioprotetta con a oggi oltre 500 defibrillatori diffusi sul territorio e oltre 100 vite salvate. La Città di Torino aveva già aderito al nostro primo progetto ‘Torino Cuore’ nel 2014 per la cardioprotezione di impianti sportivi e scuole. Oggi iniziamo un nuovo percorso per far crescere una diffusa cultura della defibrillazione precoce anche verso la popolazione. Chiederemo oltre a degli incontri informativi con il personale di Palazzo Civico, il coinvolgimento degli esercizi commerciali e delle realtà presenti nelle zone in cui posizioneremo i defibrillatori per spiegare loro come poter utilizzare lo strumento salva vita in caso di necessità. Il supporto di Specchio dei Tempi – ha sottolineato ancora Marcello Segre – è fondamentale perché rappresenta una risposta concreta alla riduzione della morte improvvisa, con un impegno nel tempo, la formazione e il supporto per la sensibilizzazione in particolare nelle scuole e fra i cittadini che in un anno ha visto il nostro impegno con oltre 380 incontri e oltre 10000 cittadini e studenti sensibilizzati”.