Cena al buio, un’esperienza da fare

di Ezio Verna

Ieri sera le sale del chiostro della Consolata hanno ospitato la presentazione del XV Torneo Internazionale di Torball, organizzato dalla ASD Polisportiva UICI, che si svolgerà presso la palestra Parri di via Tiziano: il Torball, definito anche Pallone sonoro, è praticato agonisticamente dai non vedenti.

Alla conferenza stampa ha fatto seguito una “cena al buio” organizzata dalla stessa polisportiva per farci comprendere alcuni aspetti della quotidianità dei non vedenti.

Il gruppo del quale facevo parte è stato condotto nei locali sotterranei del vecchio monastero, prima nella penombra e poi gradatamente nel buio più completo: siamo stati guidati fino al contatto con la sedia sulla quale sedersi, e sono arrivati i piatti con gli antipasti.

Le prime sensazioni sono oscillate tra il timore e lo sconcerto, e tra coloro che come me erano alla prima esperienza dominava un certo qual silenzio: gradualmente però, grazie alla collaborazione degli organizzatori ed a piccoli incidenti di percorso come la caduta di un coltello o un bicchiere riempito troppo che hanno destato qualche ilarità, ci siamo abituati al buio assoluto, a cercare e trovare gli oggetti utilizzando le mani ed il tatto, a chiacchierare con le persone vicine localizzandole in base alla loro voce. I dialoghi si sono fatti più rilassati e sereni, si è parlato degli argomenti più vari e essere immersi nel buio completo, totale, è gradatamente diventato molto meno traumatico e preoccupante: anche i piatti successivi sono stati affrontati in modo molto meno problematico.

Un’esperienza positiva, interessante ed educativa, un’esperienza da ripetere che mi sento senz’altro di consigliare.