Wood and the City: una mostra in piazza Vittorio

di Gino Strippoli

a2Dalle giungle di cemento alle foreste urbane: possono le nostre città diventare più sostenibili grazie all’utilizzo del legno, trasformandosi in polmoni verdi hi-tech? Una domanda cui cercano di rispondere i Wooddays, la mostra evento itinerante che è aperta a Torino fino al 18 maggio, dopo aver toccato molte città europee tra cui Zagabria, Lubiana, Bruxelles, Milano, Bratislava. Lo slogan dell’evento è “Wood. Building the Future” un vero roadshow internazionale con un installazione mobile e compatta, il Woodbox , che è stata posizionata in piazza Vittorio e che illustra attraverso 50 progetti il potenziale del legno in edilizia. Durante la settimana si svolgeranno seminari e workshop dedicati alle possibilità offerte dal legno come materiale da costruzione in ambito urbano. Tra i principali eventi del tour torinese il dialogo Torino–Berlino che si svolgerà il 13 maggio intitolato “Wood, growing cities- Torino e Berlino, due metropoli sulla via della sostenibilità”.

Tecnopolo, Arch. Andrea Oliva, Reggio Emilia, ItalyL’evento, organizzato da proHolz e patrocinato dalla Città di Torino, nasce  per promuovere  soluzioni architettoniche a basso impatto ambientale. Resistenti ed efficienti dal punto di vista energetico. “Entro il 2020 – ha detto l’assessore all’ambiente Enzo Lavolta,  durante la presentazione al Circolo dei Lettori –  le emissioni dei gas serra dovranno ridursi del 40% rispetto al 1990. Al riguardo ogni chilowatt ora di energia elettrica, ogni metro cubo di gas metano, ogni litro di gasolio che un edificio può risparmiare corrisponde a una riduzione concreta di anidride carbonica in circolo nell’atmosfera. E le città intelligenti del futuro non potranno non tenerne conto, soprattutto nella scelta dei materiali da costruzione. Il legno, rinnovabile e riciclabile, è la materia prima ecologica per eccellenza: richiede un limitato consumo di energia nelle fasi di produzione e posa, non rilascia polveri o fibre e si smaltisce ( processi di termovalorizzazione) restituendo l’energia accumulata”.

Un mondo che sta cambiando e pone interrogativi su come costruire  le città nel prossimo futuro. La sfida del Terzo Millennio sarà portare il bosco nelle metropoli, anche con l’aiuto di tecnologie a basso impatto ambientale. Si stanno moltiplicando le architetture che danno nuovo significato a materiali da sempre considerati” poveri”, ora impiegati in maniera originale e innovativa. Il legno, rinnovabile, durevole, esteticamente versatile, ha una bassa dispersione termica e un alta anti-sismicità e ha tutte le caratteristiche per affermarsi come uno dei componenti di punta nella realizzazione di strutture compatibili con l’ambiente, tanto  da far fiorire nelle città un “secondo bosco” e un importante bacino di contenimento di CO2. Info: www.wooddays.eu