Più donne nei Cda, non solo una questione di parità

di Eliana Bert

Una presenza equilibrata fra donne e uomini nelle posizioni apicali non è “solo una questione di parità”, ma implica una serie di “opportunità” offerte dalla “diversity”, così come le aziende che hanno una rappresentanza significativa di donne nei board e nella dirigenza hanno migliori performance ma, nonostante ciò, le donne sono ancora sottorappresentate nei processi decisionali.

Si tratta di un fenomeno diffuso in tutta Europa anche se la situazione sta lentamente cambiando, almeno in Italia dove è stata adottata la  legge 120/2011, cosiddetta Golfo-Mosca, che riguarda la parità di accesso agli organi di amministrazione e di controllo delle società quotate e partecipate pubbliche.

Di questo tema si parlerà nel seminario “Si aprono le porte dei consigli di amministrazione alle donne?!”, che si svolgerà domani, venerdì 8 maggio, dalle 9.30 alle 13, nella Sala Consiliare di Palazzo Lascaris, in via Alfieri 15. Nel corso dell’incontro, aperto da Mauro Laus, presidente del Consiglio Regionale del Piemonte,  Laura Onofri – in rappresentanza del  Tavolo di Lavoro del progetto di Azione Positiva “Più donne per i C.d.A. e le posizioni apicali” (composto dalle consigliere di Parità Regionali e la Commissione Pari e Opportunità Uomo Donna del Piemonte, unitamente a Città di Torino, Università degli Studi di Torino e CIRSDE, Federmanager – Gruppo Minerva Torino, AIDDA, Soroptimist Cuneo, Ordine degli Avvocati di Torino, Ordine dei Dottori Commercialisti ed Esperti Contabili Ivrea, Pinerolo, Torino, Ordine dei Consulenti del Lavoro di Torino,  Associazione ApEF-OR e Cooperativa Orfeo) – presenterà i principali risultati ottenuti dal progetto. In particolare saranno presentati la Banca dati “Più donne per i CDA” composta attualmente da 136 donne con alto profilo professionale – alcune delle quali porteranno la loro diretta testimonianza – e il lavoro di monitoraggio delle oltre 700 società ed enti tenuti al rispetto della legge Golfo-Mosca.