Intitolato un viale a Ottavio Mario Mai, regista e attivista per i diritti degli omosessuali

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di Gino Strippoli

Un tratto pedonale di corso Carlo Luigi Farini, compreso tra via Niccolò Tommaseo e lungo Dora Siena, adiacente al Campus Luigi Einaudi, è stato intitolato questa mattina a Ottavio Mario Mai, regista sceneggiatore, attore, scrittore e poeta italiano. La dicitura sulla targa recita: “ Viale Ottavio Mario Mai regista e attivista per i diritti degli omosessuali”. Erano presenti e sono intervenuti il presidente del Consiglio, Giovanni Porcino, Luca Cassiani, Emanuele Durante, Gianni Minerba e il sindaco Piero Fassino. Il primo cittadino ha ricordato come l’intitolazione a Ottavio Mario Mai sia un atto dovuto, di giusto riconoscimento per una persona che si è battuta per il diritto a vivere il proprio orientamento omosessuale senza vergogna. “ Torino – ha detto Fassino – è una città che ha il merito di essere all’avanguardia per quanto riguarda il rispetto dei diritti delle persone. Qui è nato il Festival  del Cinema LGBT e oggi, a trent’anni dalla sua nascita, è diventato un evento culturale a livello internazionale. Il viale Ottavio Mario Mai è un atto giusto per riconoscere un ruolo fondamentale per affermare il diritto di uguaglianza e assume un grande valore  il fatto che sia di fianco all’Università dove passeranno molti studenti che potranno ricordare quello che ha fatto Ottavio nelle sue battaglie. Questa inaugurazione arriva a pochi giorni dal 25 aprile, ovvero il giorno dei festeggiamenti della liberazione e,  per questo motivo, assume  un valore simbolico importante”.

Nel 1977 Ottavio Mario Mai con il suo compagno Gianni Minerba ha militato nel F.U.O.R.I. ( Fronte Unitario Omosessuale Rivoluzionario Italiano), associazione attiva negli anni settanta dedita alla lotta per i diritti degli omosessuali e nel Partito Radicale.

Nel  1985 Mai e Minerba collaborano con la Rai 3 Piemonte girando alcuni filmati riguardanti l’omosessualità, un tema scottante per l’epoca, ma anche un evento importante rispetto agli standard del servizio radiotelevisivo pubblico.

L’anno successivo , insieme a Minerba, l’idea di fondare il primo festival internazionale cinematografico con tematiche omosessuali: “ Da Sodoma a Hollywood”. Manifestazione che quest’anno compie trent’anni e che ha cambiato la sua denominazione in “ TGLFF Torino Gay & Lesbian Film Festival”, ormai considerata la massima rassegna di film a tema omosessuale  in Europa e fra le più importanti nel mondo.

L’ emancipazione sociale di Ottavio  – ha detto il presidente Giovanni Porcino – ha radici profonde e trae origine da una famiglia proletaria romana in cui, come risultava evidente a quell’epoca, l’omosessualità era vissuta con astio, se non addirittura come una vera e propria macchia da coprire a ogni costo. Lucido intellettuale, acuto regista e sottile poeta, Ottavio è stato protagonista per circa 20 anni della scena artistica torinese: con il suo lavoro e le sue opere, infatti, ha contribuito a rendere visibile il mondo gay in anni caratterizzati da un clima di persistente omofobia“.