I “Giorni di grazie” di Arthur Ashe

Nella vita Arthur Ashe ha dovuto affrontare diverse vicessitudini. Nato nello Stato della Virginia è stato oggetto delle leggi della segregazione razziale, alle difficoltà di essere un giocatore di tennis.
Ashe ha fatto una grande fatica di doversi guadagnare il rispetto degli altri. La storia di questo straordinario campione, vincitore di tre tornei del Grande Slam, è stata raccontata oggi a Casa Tennis dall’ex Commissario Tecnico della Nazionale maschile di pallavolo Mauro Berruto.
Ashe nella sua carriera sportiva si è fatto amare da tutti, sia in campo che fuori. Appesa la racchetta al chiodo è stato anche capitano della squadra americana di Coppa Daviis negli anni in cui dove stavano venendo fuori tennisti come Jimmy Connors e John McEnroe. Il francese Yannick
Noah ha spesso espresso parole di grande affetto e stima nei confronti di Ashe. Nel 1968 si ammalò di AIDS, ma tutto questo non ha fermato le sue battaglie in difesa dei diritti civili soprattutto in Sudafrica assieme a Nelson Mandela. John McEnroe e Serena Williams ha ringraziato Arthur Ashe per averli ispirati nella loro storia di grandi del tennis.

Marco Aceto