Alle OGR la prima personale di Arthur Jafa

Dal 4 novembre al 15 gennaio 2023 le OGR ospiteranno ‘RHAMESJAFACOSEYJAFADRAYTON’, la prima personale dedicata da un’istituzione italiana allo statunitense Arthur Jafa.
Un’artista, regista e direttore della fotografia che, in oltre tre decenni, ha realizzato opere multidisciplinari (film, manufatti e happenings) che mettono in discussione alcuni assunti culturali dominanti su temi identitari e razziali attraverso esperienze cinematografiche sperimentali e immersive.
L’esposizione, curata da Claude Adjil e Judith Waldmann con Hans Ulrich Obrist, è stata ideata dalle OGR Torino in collaborazione con la Serpentine di Londra, anche se il progetto è nato da un’idea di Amira Gad.
La mostra, concepita dall’artista per gli spazi di Binario 1 come un’unica installazione e che nel titolo cita i nomi di tre chitarre elettriche – Arthur Rhames (1957–1989), Pete Cosey (1943–2012) e Ronny Drayton (1953–2020) – riunisce alcuni dei suoi lavori più recenti, mai esposti prima in Italia.
In occasione dell’inaugurazione, il 4 novembre alle 22.30, il pianista Jason Moran, la violoncellista e compositrice Okkyung Lee e il bassista Melvil Gibbs si esibiranno insieme in una performance musicale nel Duomo delle Officine Grandi Riparazioni. Si tratta di 3 importanti musicisti.
Il pianista Jason Moran, è stato definito dai Rolling Stone come ‘il pensatore più provocatorio del jazz contemporaneo’ e i suoi interessi spaziano dal design (suona esclusivamente su una sedia disegnata per lui dalla designer danese Susanne Forsgreen) all’insegnamento delle collaborazioni musicali (numerosissime e trasversali), dalla danza all’arte moderna, tanto che le sue opere musicali sono nelle collezioni del MoMA e dei Whitney Museum of American Art.
Melvin Gibbs, invece, è un compositore, musicista, artista e scrittore newyorkese definito dalla rivista Times Out New York come ‘il più grande bassista del mondo’. Fa il suo esordio con la Decoding Society, l’iconica band newyorkese che mescola jazz d’avanguardia, rock, funk e musica etnica, e negli anni Novanta suona nell’avant-metal Rolling Band, con cui si esibisce a Woodstock nel ‘94.
La violoncellista e compositrice sud coreana, Okkyung Lee, basa la sua ricerca sonora sull’improvvisazione più selvaggia, caratterizzata da legame di reciproca e pervasiva compenetrazione con lo strumento.
Nella sua musica si intrecciano influenze che vanno dal jazz alla musica tradizionale coreana, fino al progressive rock.

Info: https://ogrtorino.it/events/arthur-jafa

di Antonella Gilpi