Portici di Carta, Alice Turra racconta l’intreccio letterario e culinario dell’iniziativa ‘Il giro del mondo in 40 libri’

Portici di Carta torna con la sua XV edizione che porterà per le vie del centro librerie, editori piemontesi e un ricco programma culturale con incontri, dialoghi, passeggiate, letture, laboratori per bambine e bambini, azioni pittoriche in piazza, scrittori e scrittrici da tutta Italia.

Una delle novità 2022 è l’iniziativa ‘Il giro del mondo in 40 libri’, proposta dal Centro Interculturale Città di Torino. Diverse caffetterie storiche della città in piazza San Carlo e piazza C.L.N ospiteranno quaranta degustazioni letterarie con altrettanti autori e autrici di diverse nazionalità per affrontare temi legati a diritti, immigrazione, pace, intercultura.

Tra gli ospiti internazionali ci saranno Younis Tawfik, Abi Darè, Rahma Nur, Karim Metref, Anilda Ibrahimi, Hanane Makhloufi, Niculescu, Marian Mocanu e Talatou Clementine Pacmogda.

Il programma è su https://www.salonelibro.it/salone-365-i-festival-tutto-l-anno/portici-di-carta/portici-di-carta-articolo/iniziative-speciali/il-centro-interculturale.html#/

Abbiamo intervistato Alice Turra responsabile del Centro Interculturale Città di Torino e organizzatrice dell’evento.

Per Portici di Carta il Centro Interculturale è ospite del ‘salotto’ torinese, che cosa avete organizzato per far dialogare queste due realtà?

L’idea è stata quella di portare all’attenzione del grande pubblico autori, autrici e pubblicazioni di carattere interculturale con l’obiettivo di promuovere il dialogo, la convivenza civile e la lotta alle discriminazioni.

Il progetto s’intitola “Il giro del mondo in 40 libri. Degustazioni letterarie d’autore”, un programma di 40 presentazioni che amplia il ventaglio di iniziative nell’ambito di Portici e che nasce dalla collaborazione con le associazioni del territorio con cui il Centro lavora da sempre.

La finalità di questa co-progettazione è di favorire il protagonismo di tutti coloro che vivono nel capoluogo piemontese, contribuire alla realizzazione di proposte culturali che tengano conto della trasformazione di Torino in città plurale, socializzare, sostenere, diffondere tutte le iniziative che accolgono la differenza come fonte di arricchimento reciproco e ricercare una nuova identità culturale in cui i torinesi possano riconoscersi.

Temi importanti sotto il cappello di ‘degustazioni’, come avverranno gli incontri?

Quaranta presentazioni di libri, suddivise in cinque ambiti tematici diritti, incontri interculturali, migrazioni, viaggi e intrecci, che vedono coinvolti 38 autori e autrici, in cinque punti adiacenti ai caffè storici di piazza San Carlo e piazza C.L.N.: Stratta, Caffè Torino, Costadoro Social Coffee Factory, Caffè Mokita e La Bottega Turin Vermouth. Tra sabato 8 e domenica 9, ogni punto ospiterà incontri con gli autori che termineranno con degustazioni di prodotti tipici. La cioccolata di Stratta per esempio incontra il tè e i dolci della tradizione marocchina, il caffè Costadoro il tè e i dolci della tradizione cinese. Un intreccio letterario e culinario.

Quali sono le associazioni che avete coinvolto e come hanno contribuito?

Hanno risposto con entusiasmo alla call per presentare libri e autori 21 enti, principalmente associazioni di comunità, della diaspora e interculturali, contribuendo con interessanti proposte e condividendo risorse, esperienze, saperi e tradizioni. Ogni spazio in piazza è co-gestito da una associazione. Ci saranno Associazione Amece, Centro di Cultura Albanese, Codiasco, Angi, Associazione Donne Africa Subsahariana, II generazione e Associazione Farmp che accoglieranno il pubblico grazie alla disponibilità di volontari. Tutti insieme con una grande voglia di mettersi in gioco durante un importante evento cittadino.

Ci consigli gli imperdibili del programma?

Sono tutti imperdibili! – afferma Alice sorridendo – Se dovessi consigliarne alcuni direi lo scrittore Younis Tawfik con il romanzo “La sponda oltre l’inferno” sul destino dei migranti che affrontano il viaggio attraverso il Mediterraneo; l’autrice Abi Darè con il caso editoriale “La ladra di parole” e il coraggioso uso del “broken english”; la scrittrice Nadeesha Uyangoda con il suo libro “L’unica persona nera nella stanza”, che dialogherà con giovani di seconda generazione; la scrittrice Rahma Nur con la raccolta di poesie “Il grido e il sussurro”, un urlo potente contro le ingiustizie; il giornalista Karim Metref con il romanzo “Algeria tra autunni e primavere: 10 eventi e 10 storie per capire l’Algeria di oggi”.

Ma sono tantissimi…

E non è finita qui. Fatemi dire che andrebbero seguiti anche la scrittrice Anilda Ibrahimi che, con il romanzo “Volevo essere Madame Bovary”, rovescia molti stereotipi sulle donne; la scrittrice Hanane Makhloufi con la raccolta di poesie “Rendez vous”, frutto dell’incontro e della condivisione continua con l’Altro; gli autori Irina Niculescu e Marian Mocanu che affrontano il complesso tema della fratellanza italo-romena a dieci anni dall’ingresso della Romania nell’Unione Europea; i giovani di ASCS che propongono “The Game”, un gioco narrazione sul viaggio lungo la rotta balcanica; la scrittrice Suad Omar che racconterà sei storie di donne somale profughe in Italia; l’inchiesta sui rider “Insubordinati” di Rosita Rijtano.

Luisa Cicero e Eleonora Tirelli