Le origini del Twirling e la sua diffusione in Italia

Il Twirling è una disciplina tecnico-sportiva che unisce degli elementi simili alla ginnastica ritmica e artistica. Si caratterizza per l’uso del bastone e questa disciplina, a livello agonistico, è praticata sia al maschile che al femminile esaltando i fattori fisici individuali mettendo in risalto l’aspetto estetico del movimento. L’atleta lancia in aria il bastone o lo fa roteare il bastone cercando di essere il più coordinato possibile per non fare cadere l’attrezzo a terra durante la sua performance in gara.

Il Twirling nasce nelle Isole Samoa, da dove poi si è diffuso soprattutto negli Stati Uniti intorno al 1920. Dieci anni più tardi sono nate le prime majorettes con uno scopo per lo più folcloristico. La prima Federazione a costituirsi in Europa è stata quella francese, mentre in Italia è nata nel 1974 a Robbio Lomellina. Sarà però poi proprio la Federazione Italiana insieme alla Federazione Americana a promuovere la WBTF, la World Baton Twirling Federation, nata a Londra nel 1977. Il Nord America detiene il record con oltre due milioni di praticanti. In Giappone è entrato da tempo nei campus e nelle scuole.

Le società di Twirling in Italia sono 84 (24 in Lombardia, 21 in Piemonte, 16 in Sicilia, 5 in Veneto, 4 nel Lazio e Liguria, 3 nel Friuli Venezia Giulia e Marche, 2 in Toscana e 1 in Campania e Trentino Alto Adige). Nella nostra regione sono circa 1.000 i tesserati e il Centro Tecnico Federale ha sede nella Scuola Regionale dello Sport CONI di Cantalupa. Le società, per la maggior parte, sopravvivono grazie al contributo dei loro tesserati. Il Comune di Vinovo ha proposto la propria candidatura per un bando del PNNR volto a un finanziamento per la realizzazione di un palazzetto dello sport incentrato sul Twirling.

Marco Aceto